"Si profila come una supertassa la proposta del consigliere comunale Orsi di costringere i proprietari di cani a fare il Dna delle feci dell’animale, per poter poi risalire a lui se si trovano deiezioni non raccolte. Ed iniqua, come molte imposte, perché a danno dei moltissimi cittadini (compresi anziani che hanno difficoltà a piegarsi) che raccolgono le deiezioni del quattro zampe e dilavano le urine con la 'bottiglietta'".
Ad affermarlo è l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA), che aggiunge: "Esistono già strumenti per perseguire, giustamente, gli incivili: dalle numerose telecamere presenti in città si può spesso risalire al colpevole, al pattugliamento in borghese di vigili urbani di notte e al mattino presto; da non sottovalutare la responsabilizzazione che il comune porta avanti e dichiara di voler proseguire, per evitare sporcizia e multe".
"Inoltre, sarebbe necessaria la creazione di nuove aree di sgambamento, oltre all'estensione e alla manutenzione di quelle esistenti; alcune di esse infatti sono state eliminate o spostate negativamente dalle precedenti amministrazioni", concludono dall'OSA.