Attualità - 27 febbraio 2024, 14:56

Coldiretti Savona in piazza a Bruxelles per chiedere il giusto prezzo per il settore floricolo

La delegazione ligure si è presentata stringendo tra le mani piante di erbe aromatiche e rosmarino: nessun simbolo, nessun messaggio subliminale

Coldiretti Savona in piazza a Bruxxelles per chiedere il giusto prezzo per il settore floricolo

Stop alla burocrazia e all’aumento dei costi che danneggiano gli agricoltori italiani, incrementare gli aiuti alle aziende per contrastare la crisi e l'aumento dei tassi di interesse, garantire una moratoria sui debiti, rafforzare la direttiva europea contro le pratiche sleali: sono solo alcune delle proposte del Piano presentato dalla Coldiretti in occasione della manifestazione del 26 febbraio a Bruxelles. Migliaia di agricoltori, guidati dal presidente nazionale Ettore Prandini, sono scesi in piazza in occasione del Consiglio dei Ministri agricoli sulla proposta di semplificazione della Pac.

La delegazione ligure si è presentata stringendo tra le mani piante di erbe aromatiche e rosmarino: nessun simbolo, nessun messaggio subliminale. Niente smancerie. Nel luogo che dovrebbe essere quello della concretezza, i floricoltori liguri hanno manifestato per chiedere un’Europa che non schiacci i suoi agricoltori ma che se ne prenda cura attraverso una burocrazia più snella e trasparente. Non solo: i produttori del territorio chiedono che ci siano costi di produzione più bassi: la base per un lavoro sostenibile è che sia possibile, sennò di che cosa stiamo parlando? Serve chiarezza, trasparenza, attenzione, la stessa parola che necessita quel fiore: cura.

Di fianco agli agricoltori, anche i vertici della Coldiretti attraversano la piazza. Chiedono a gran voce alle istituzioni europee risposte immediate e strumenti certi per cambiare le regole che, ad oggi, minacciano la sopravvivenza del mondo agricolo anziché tutelarla. “Si tratta di giusto prezzo del mercato,” commenta Marcello Grenna, Presidente di Coldiretti Savona. “Com’è possibile che i nostri produttori vendano le aromatiche a 0,70 centesimi e il cliente finale le paghi oltre 3 euro?”

Antonio Ciotta, il Direttore, parla di cifre che parlano da sole: “150 milioni è il numero di vasi di margherite e aromatiche che si trovano sulla sola piana d’Albenga. Mille è il numero delle imprese coinvolte che oggi siamo qui a rappresentare. Tremila, le persone occupate attivamente nel settore. Di che altri numeri avete bisogno?”

Comunicato stampa

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