Economia - 26 febbraio 2024, 11:00

"Il sentiero dei papaveri", romanzo che si ribella a Facebook e agli smarthphone

Ambientato in un bar di periferia, dove si incontrano storie - Nuovo libro di Remo, Bassini, Golem Edizioni

Il sentiero dei papaveri, di Remo Bassini, Golem Edizioni

Il sentiero dei papaveri, di Remo Bassini, Golem Edizioni

Da oggi, in libreria e negli store online, “Il sentiero dei papaveri”, nuovo libro di Remo Bassini, Golem edizioni, racconta di persone che vivevano come una volta. Ci ricordiamo ancora come si viveva senza smarthphone e senza like su Facebook? Quando, al risveglio, guardavamo la finestra per capire se era una giornata di sole o di pioggia? Il mondo sta cambiando, senza social e senza app non si va da nessuna parte, ma noi, forse, ci stiamo limitando solo a subire.

Bassini ci racconta le storia – d'amore e di dolore, di gioia e di pianto - di persone che si ritrovano in un bar di periferia, gestito da uno strano soggetto, che tutti chiamano il Capitano. Prepara dei panini con frittate che non hanno eguali. Un bar dove si raccontano storie, mangiando cose buone. Il Capitano non appartiene a questo... nuovo mondo. È un visionario. Dice: «Dobbiamo tornare a usare le mani come se fossero il nostro respiro, dobbiamo tornare ad ascoltarci, ad ascoltare le nostre storie, dobbiamo ribellarci alle macchine, le nostre menti vengono prima. Dobbiamo costruire nuove città.»

Oppure bisogna imparare a percorrere anche altre strade: come quella de Il sentiero dei papaveri.

Racconta Bassini: «Questo libro è ambientato ai tempi di facebook, parola che nel libro non compare. Eppure, tutto parte proprio da facebook.
È un sera di qualche anno fa. Sono su facebook, appunto, sto ascoltando alcuni psicanalisti. Sono collegati, ognuno dal proprio studio.
Il medico e psicanalista Emilio Mordini si mette a parlare dell’era digitale e dice: «Sono le dieci di sera e stiamo dialogando davanti al computer. È una follia comoda. Pensate: dopo un viaggio, potremmo essere attorno a un tavolo davanti a una bottiglia di vino… Stiamo perdendo il ritmo della vita e la vita è un po’ come la musica, che è fatta da suono, pausa, suono. Senza pausa non c’è musica. Anche il pensiero è fatto da suono, pausa e suo no. Noi stiamo distruggendo la pausa, non c’è più un tempo delle cose e se non c’è un tempo delle cose siamo tutti morti.».
Poi disse anche «Tutto questo sistema è costruito per portare a un continuo consumo. Ci stanno rubando il tempo. Cosa fare? Dobbiamo tenere aperto il ragionamento. Pensate ai Benedettini durante gli anni delle guerre gotiche: studiavano, insegnavano la bellezza…».
Non sono un benedettino, io, ma fin da ragazzo mi è sempre piaciuto andare in un bar, mettermi in disparte, ascoltare, leggere e, a volte, anche scrivere. L’idea del libro nasce da questo.

L'autore.

Remo Bassini, giornalista (ha diretto per nove anni il giornale storico di Vercelli, La Sesia, ora dirige la testata online Infovercelli24), blogger (scrive recensioni su Il Fatto online), scrittore: ha pubblicato con Fanucci, Fernandel, Newton Compton, Perdisa e altri editori.

Con Golem ha pubblicato Forse non morirò di giovedì (primo al Premio internazionale città di Cattolica) e il giallo La suora, ambientato tra Orta e la Valsesia.

Il sentiero dei papaveri, Remo Bassini, Golem edizioni.

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