"Dalla lettura delle informazioni odierne apprendiamo che per domani, venerdì 23 febbraio, alcune organizzazioni sindacali hanno proclamato uno "sciopero generale" che coinvolgerà lavoratori pubblici e privati per "fermare il genocidio in corso a Gaza", ma anche, più in generale, contro tutte i conflitti in corso. Senza entrare nella classica discussione sui possibili disagi che ogni forma di astensione del lavoro possa provocare, non possiamo che apprezzare questa presa di posizione che dimostra chiaramente la consapevolezza di quanto di drammaticamente tragico sta avvenendo a poche migliaia di chilometri dalla nostra Nazione".
Lo afferma Fabrizio Marabello, Membro della Direzione Nazionale e Coordinatore di Savona e Provincia del Movimento indipendenza.
"Il Movimento "Indipendenza!" di Gianni Alemanno (nato dal "Comitato fermare la guerra!") da tempo ritiene doveroso utilizzare tutti gli strumenti dissuasori che l'Occidente usa solo quando vuole: sanzioni, risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, blocco di ogni fornitura militare e industriale - prosegue Marabello - E l'Italia deve fare la sua parte, se vuole mantenere un minimo di credibilità. Quanti altri bambini, donne e civili innocenti devono morire prima che si faccia sul serio per fermare la strage? Esprimiamo quindi la nostra condivisione e solidarietà ai lavoratori che rinunceranno a una giornata di lavoro in busta paga per una motivazione così elevata".