Attualità - 12 febbraio 2024, 19:11

Lucia Annibali in Sala Rossa a Savona: "Non c'è nessuna ragione per cui una donna debba subire una violenza"

Nell'incontro in Sala Rossa sulla violenza sulle donne, Annibali ha evidenziato come siano varie le forme di violenza, non solo quella fisica e psicologica ma anche la dipendenza economica

Lucia Annibali in Sala Rossa a Savona: "Non c'è nessuna ragione per cui una donna debba subire una violenza"

"In Liguria nel 2023 ci sono state  429 richieste aiuto; in provincia di Savona c'è stata un'escalation negli ultimi anni, anche sfociate in uccisioni di donne". E' stata Barbara Pasquali, assessore  del Comune di Savona, a moderare l'incontro con Lucia Annibali e Rafaella Paita, Senatrice di Italia Viva, all'incontro di oggi, lunedì 12 febbraio sulla violenza sulle donne.

Lucia Annibali, difensore civico della Toscana, nel 2013 era stata sfregiata con l'acido da due uomini mandati dal suo ex fidanzato, poi condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione. I recenti fatti di cronaca hanno messo in evidenza un fenomeno che non ha risparmiato Savona e il suo territorio sconvolgendo l'opinione pubblica.  "Ci chiediamo quali accorgimenti e misure possono essere aiutate dalla politica – ha detto  Pasquali -  perché la donna non sia vittima di violenza, anche economica". 

La dipendenza economica, infatti, è uno dei fattore che “lega” le donne vittime di violenza, impossibilitate ad avere una indipendenza economica e lasciare una casa con un marito violento. “Per squarciare anche questo approccio a volte ideologico e poco consapevole  - ha detto Annibali - abbiamo lanciato la questione economica  in Parlamento, e abbiamo introdotto il “reddito “di libertà, aiuto economico alle donne che intraprendono un percorso di uscita da una storia di violenza.

"E' vero che il femminicidio comincia a diventare strutturale - ha proseguito Annibali - ma ci sono anche donne che sopravvivano e si portano un bagaglio di rinuncia e sofferenza ma anche un bagaglio di grande speranza. Ma c'è una domanda forte: perché le donne continuano a subire violenza?  Ci sono donne che vengono picchiate per anni e le loro storie non emergono. Da sempre si dà per assodato che la donna sia un soggetto debole, un po' accomodante. La concezione della donna come oggetto e soggetto di cui si può abusare fisicamente e psicologicamente. Ci vorrebbe qualcosa di forte, di rottura urlata da parte delle stesse donne. Non c'è nessuna ragione per cui una donna debba subire una violenza, un sopruso, un abuso. Mi ha illuminato risposta di una ragazza che ha detto che uscire da una storia di violenza è difficilissimo, lo è oggettivamente per tutte”.  

“Uno dei limiti più grandi – ha proseguito Annibali - è guardare a questo tema legato al momento dell'attualità della cronaca, senza una conoscenza, uno studio di quello che sta dietro alla violenza. Manca una capacità di visione d'insieme per realizzare che la violenza dipende dall'organizzazione economica, sociale e culturale”.

“E'  sempre più difficile affrontare questo tema in parlamento – ha detto Raffaella Paita - in Parlamento. Al Senato mi sono vergognata durante la discussione sul caso di Giulia Cecchettin. E' stata una vicenda sconcertante perché è come se avesse risvegliato in noi il fatto che che le nuove generazioni avessero un'idea dell'emancipazione capovolta. Quel giorno si è persa un'occasione per trovare la capacità di fare un passo in avanti. In sede di discussione di bilancio siamo riusciti ad ottenere interventi di carattere economico a sostegno delle donne vittime di violenza”.

Elena Romanato

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