Dopo le parole del capogruppo di maggioranza carcarese, Simone Formento, arriva la replica dell'intero gruppo "Cambia Carcare" alla minoranza sul tema del nuovo supermercato.
"All'opposizione vorremmo semplicemente dire che se fossimo al loro posto non ci ricorderemmo nemmeno più di tutte le cose per le quali sentirci imbarazzati - scrive l'intero gruppo consiliare - a cominciare dai quasi 400mila euro di debiti fatti durante l'amministrazione De Vecchi, lo scempio di via Abba col taglio di un intero viale alberato e, per l'appunto, il via libera alla costruzione del sesto supermercato, del quale i carcaresi non ne sentivano alcuna mancanza, solo per citarne alcune. Ieri sera in Consiglio comunale abbiamo ampiamente spiegato il perché di tale scelta, senza la quale il Comune, ovvero l'intera cittadinanza, sarebbe andata incontro alla certa restrizione di oltre 650mila euro di oneri di urbanizzazione già versati dal soggetto proponente e già spesi dall’amministrazione De Vecchi".
"Concludiamo dicendo che fortunatamente i carcaresi lo scorso maggio hanno deciso di mettere noi al loro posto, e a conclusione del mandato amministrativo siamo certi che a prevalere non sarà l'imbarazzo, ma l'orgoglio per le cose che avremo fatto e portato a termine sempre ed esclusivamente nell'interesse di Carcare e dei carcaresi, cosa che, dati e fatti alla mano, non si può certo dire delle amministrazioni targate Ferraro, Bologna e De Vecchi" aggiungono.
Anche il vicesindaco Marini è intervenuto in prima persona sul tema: "Certamente sono convinto che quello che la Società Conad Mac 3, del quale ero amministratore, ha fatto in passato, era agire nell’interesse di salvaguardare la propria attività ma anche di evitare, da un punto di vista occupazionale, la preoccupazione dei lavoratori - afferma - E’ evidente che l’insediamento di una nuova struttura commerciale avrebbe sicuramente avuto una ricaduta negativa riguardo a questi aspetti. Sono tuttora convinto che l’insediamento di una nuova attività commerciale e precisamente di un supermercato, dislocato al confine del paese e decentrato rispetto al centro storico, metterà in difficolta le piccole attività commerciali".
"Ricordo che questa situazione, non l’abbiamo creata noi - prosegue - noi la stiamo gestendo, tutto non sarebbe stato possibile se l’amministrazione di allora, quella che oggi ci accusa di essere inaffidabili, non avesse azzerato la distanza di sicurezza di 800 metri dal centro storico, limite concepito da chi temeva, ed aveva ragione, possibili richieste a costruire. Gli allori amministratori Delfino e Nicolini ci avevano visto lungo".
"Il nostro impegno è e sarà rivolto a tutti, vuoi per la tutela delle attività presenti e per agevolare chi vorrà gettare le basi per nuove attività nel nostro territorio. Noi, spieghiamo nuovamente anche se ci sembra ovvio ma forse non per tutti, non possiamo intervenire sulle procedure ma sono verificare la legalità e leggibilità dell’iter burocratico. Per quello che ci è stato richiesto, rispondiamo che ci sono uffici, tecnici preposti che comunque, ne certificano la correttezza" conclude Marini.