Separazione dell'area degli Orti Folconi da quella di Piazza del Popolo, nel Puc attuale parte di un unico “Distretto di trasformazione”. L'ex centrale del latte e l'ex Mottura e Fontana, l'area di Legino, il frontemare di Levante e di Ponente. Sono i punti focali dell'incarico che il Comune affiderà per l'ampia revisione del Puc, per il quale il Comune ha avviato la procedura di affidamento del servizio, con una gara a base d'asta di 139.190 euro. Sono queste le aree considerate strategiche da Palazzo Sisto e sulle quali l'amministrazione prevede di intervenire.
Le aree degli Orti Folconi e piazza del Popolo nei progetti dell'amministrazione Berruti, che aveva redatto il Puc attualmente in vigore, sono definite in un Distretto unico articolato in due settori, sulle sponde destra e sinistra del Letimbro. Per le due aree si prevedeva una trasformazione che avrebbe dovuto, “risolvere un grande vuoto urbano, una zona franca tra il centro cittadino ottonovecentesco e la città di ponente, e costituire la cerniera funzionale di connessione con la polarità della stazione, contribuendo ad orientare verso una struttura maggiormente policentrica la città”.
Ma una organizzazione in un solo distretto (seppur con possibilità di attuazione unica per ogni settore ma con precisi paletti) è un vincolo che limiterebbe gli interventi. Con la modifica al Puc prevista da Palazzo Sisto Orti Folconi e Piazza del Popolo diventerebbero due distretti separati.
Nei progetti dell'amministrazione Russo è prevista la realizzazione di un Palaeventi in piazza del Popolo nell'ambito dell'intervento di Binario Blu, società proprietaria dell'area di cui fanno parte Dimar e Sinedil, mentre per gli Orti Folconi, si parla di una Casa della Salute per cui è stato firmato un protocollo con Asl e Opere Sociali. Infatti opere Sociali è in proprietario di gran parte dell'area, insieme a Centri Direzionali.
Per Legino è stato firmato un accordo con la Curia e il Campus, mentre per l'ex centrale del latte (di Talea) si pensa ad un parcheggio di cintura. Per sapere ci sono i proprietari delle aree interessate dalla trasformazione (LEGGI QUI).