Un incontro con il commissario dell'Autorità Portuale di Savona e di Funivie per cercare di fare il punto sulla situazione dell'infrastruttura e capire se nuove risorse arriveranno dal Ministero.
Le organizzazioni sindacali questo pomeriggio hanno svolto un vertice con il successore di Paolo Emilio Signorini per cercare di trovare una quadra sulla ripartenza dell'impianto.
"'Assumo con responsabilità e preoccupazione questo nuovo ruolo perché credo nella possibilità di sviluppare tutto il comparto in cui la fune insieme al ferro e i parchi sono fondamentali' queste le parole del commissario e nel condividerle e al netto dell'impegno dello stesso (nominato 10 giorni fa dal Governo) registriamo però ancora una volta che dopo 4 anni siamo al punto di partenza, anzi ciò che si è impegnato a fare l'attuale commissario si sarebbe dovuto fare almeno 2 anni fa - dicono la segreteria provinciale Cgil e la Filt Cgil - La ricostruzione è impantanata (altro che legge sugli appalti del Ministero delle Infrastrutture che doveva velocizzare l'iter), le concessioni sono ferme al palo (in barba degli impegni del presidente Toti)".
"Governo e Ministero sono incapaci di portare qualsiasi soluzione oppure sono in malafede, raccontano che l'infrastruttura è strategica mentre per la politica nazionale e regionale non lo è. Pur non essendo responsabili di quello che sta accadendo è necessario che anche i Sindaci di Savona e Cairo Montenotte pretendano risposte dal Ministero e dal Governo e se queste non arrivano in tempi rapidi iniziare a prevedere azioni più forti, ad iniziare dal blocco del transito dei camion da e per il porto che trasportano rinfuse verso la Val Bormida e viceversa - proseguono dalla camera del lavoro savonese - Ma c'e' di piu, oggi siamo venuti a conoscenza che il Governo e il Ministero hanno fatto ancora peggio: nella manovra di bilancio di fine 2023 hanno dato l'incarico ad un unico commissario 'Paolo Piacenza' senza attribuirgli nessun struttura per seguire l'iter per la ricostruzione e senza attribuirgli le risorse economiche. Risorse che sono già allocate per la ricostruzione".
"Inoltre attendiamo dal mese di ottobre 2023 una risposta dal ministro Salvini e dal vice Ministro Rixi che conosce bene la situazione essendo ligure, ma pare essere anche lui immobile e dal presidente della Regione e Toti che si era impegnato a costruire il bando per la concessione dell'infrastruttura entro il 30 gennaio 2024 (oggi). E' l'ennesima presa in giro per lavoratori, istituzioni locali, organizzazioni sindacali e più in generale ad un intero territorio - concludono - Abbiamo condiviso con il commissario la necessità di riattivare l'intero comparto ad iniziare dal trasporto mezzo ferro (treno) con gli investimenti annessi e connessi per poterlo inziare a fare concretamente attraverso uno studio di fattibilità che entro qualche settimana sarà pronto. C'è l'impegno del commissario di incontrarci nel mese di marzo per capire i passi avanti promessi dal commissario stesso su ricostruzione, risorse e sviluppo del ferroviario" concludono Cgil Savona e Filt Cgil Savona.
"E' stato un incontro importante per riallineare le informazioni, gli obiettivi e gli impegni prossimi anche se ovviamente ancora interlocutorio a fronte della fresca nomina del commissario unico. Confermata l’importanza del sistema delle rinfuse per la portualita savonese e del progetto ferrro-fune per garantirne una gestione efficace e sostenibile - puntualizzano Simone Pesce Responsabile CISL Savona - Danilo Causa Responsabile territoriale FIT CISL - La struttura commissariale si è impegnata da subito a verificare le problematiche relative alla gara per l’affidamento dei lavori di ricostruzione impostata dai precedenti commissari valutando eventuali adeguamenti e richieste di rifinanziamento al progetto ma contestualmente a risolvere i problemi dei parchi di Bragno (copertura e rapporti Italgas) e ad attivare collegamenti ferroviari utili a garantire una prima soluzione di trasporto porto-entroterra alternativa alla gomma. Il confronto con il sindacato e con le parti interessate sarà costante al fine di monitorare e gestire le eventuali problematiche. Prossimo incontro nel mese di marzo".
“Piacenza ha confermato il passaggio di consegne come commissario addetto alla ristrutturazione del sistema – dichiarano Sheeba Servetto, Franco Paparusso, Luca Di Staso, rispettivamente segretaria confederale Uil Liguria con delega al territorio di Savona, segretario regionale Uil Trasporti Liguria con delega al savonese, componente Uiltrasporti Savona - Per noi il sistema ferroviario dovrà essere integrato nel sistema treno-fune, come da vecchio progetto. Abbiamo chiesto rassicurazione sulla proroga del commissariamento a garanzia di salario e continuità lavorativa. Apprezziamo la buona volontà del commissario Piacenza nel portare avanti questo progetto, ma rimaniamo comunque fortemente preoccupati dalle tempistiche che, già in passato ,si sono dilatate. Infatti, ad oggi non si ha la certezza delle tempistiche legate a questo nuovo iter che rischiano di sforare oltre il 31 dicembre 2024 se non si giunge a una proroga rispetto a questa data. Se il ministero non si impegna a prorogare la struttura commissariale, la gestione passerebbe a Regione Liguria con la conseguente non garanzia delle risorse, non garanzia della conclusione del progetto e non garanzia per i lavoratori”.