Entro fine mese la Commissione di garanzia per redigere il regolamento ed entro febbraio il Congresso per la nomina del nuovo segretario cittadino del Partito Democratico.
I democratici savonesi si preparano a votare il nuovo segretario cittadino e, ancora una volta il partito è diviso tra chi vuole una candidatura unitaria e chi , nel caso di due candidati, vorrebbe andare alle primarie. Al momento non c'è ancora nulla di ufficiale.
Il segretario uscente Stefano Martini, area Bonaccini, è in proprogatio e non ha ancora chiarito se si ricandiderà; tra i suoi sostenitori ci sarebbero il consigliere comunale Luca Burlando e Mattia Zunino, ex segretario nazionale dei Giovani Democratici. Il nuovo candidato Simone Anselmo, un passato a sinistra, poi in ArticoloUno ora nel Pd, rappresenta l'area Schlein, avrebbe un ampio appoggio nel anche tra quelli che durante le primarie alla segretaria nazionale hanno sostenuto la mozione Bonaccini, come il consigliere regionale Arboscello.
I sostenitori di Anselmo vorrebbero arrivare ad una candidatura unitaria per evitare le primarie che però parte dei democratici considerano una delle caratteristiche che contraddistinguono il partito.
Se il nome di Anselmo aiuterebbe a raggiungere nuovi elettori in quell'area di sinistra che nel corso degli anni si è allontanata dal partito sarebbe però poco gradito ai moderati, anche tra quelli che da tempo ormai chiedono un cambio di passo, una presenza maggiore nei rapporti con il gruppo consigliare a Palazzo Sisto e sul territorio, in particolare tra circoli.
Martino, se da un lato rivendica il fatto di aver portato il partito a riconquistare Palazzo Sisto con Russo (anche se quella di Russo è stata più una autocandidatura imposta al al Pd) e con il gruppo di maggioranza relativo in consiglio comunale, è stato uno dei più accesi sostenitori dell'accordo con Cambiamo in Provincia, poi stroncato e chiuso dai vertici regionali e dal consigliere regionale Arboscello.