Una memoria, sintesi di una condivisione del territorio al di fuori dei campanilismi, che la Provincia invierà alla Regione sul delicato tema degli accorpamenti scolastici e che definisce la posizione del Savonese sulla scuola.
Domani Provincia e Comuni interessati saranno ascoltati nella sessione della Terza commissione regionale. Lo “scontro” sugli accorpamenti scolastici, caduti come una tegola su alcuni istituti, ha visto gli enti del territorio uniti in un incontro che si è svolto questa mattina in Provincia e che era stato chiesto dal Comune di Savona. Tra i partecipanti, oltre al presidente di Palazzo Nervi Olivieri e consiglieri provinciali, anche i sindaci di Carcare Rodolfo Mirri e l'assessore all'Istruzione del Comune di Savona Elisa Di Padova.
L'incontro si è concluso con una posizione unanime, contro i nuovi accoramenti decisi rispetto a quelli che erano stati previsti e ipotizzati con gli istituti scolastici (comprensivi di Quiliano e Spotorno per l'anno scolastico 2024-2025) e la disponibilità a parlare di accorpamenti futuri, ma per l'anno scolastico 2025-2026 solo dopo il coinvolgimento e l'ascolto del territorio, con tutto il tempo necessario per affrontare le criticità che certi accorpamenti porterebbero.
La “bagarre” sulla scuola è scoppiata quando, dopo l'accorpamento di cui si era parlato in riunioni dedicate tra i Comprensivi di Quiliano e Spotorno, invece di due inizialmente previsti, è stata fatta una nuova ipotesi di accorpamento tra il Liceo Calasanzio e l'Istituto comprensivo di Carcare.
Dopo poco il consigliere regionale Angelo Vaccarezza aveva annunciato la presentazione di un emendamento per l'accorpamento di Mazzini Da Vinci e Boselli Alberti e salvare così gli istituti carcaresi; emendamento poi depositato da Veronica Russo (FdI), Stefano Mai (Lega) e Alessandro Bozzano (Cambiamo).
Secondo indiscrezioni, di fronte al sollevamento del territorio, la Regione potrebbe ripensarci e rivedere il numero di accorpamenti sul savonese, anche se a decidere sarà il Ministero.