"In Liguria abbiamo il diritto di sapere qual è lo stato di salute del sistema sanitario regionale e quello del bilancio della Regione. Abbiamo la necessità ed è diritto dei cittadini sapere se il prossimo anno dovrà essere imposta una manovra finanziaria per ricoprire un disavanzo di 150 milioni o quale sarà il "buco" reale nel 2023 e quali saranno le tasse che i liguri subiranno nel 2024 per colmare il deficit".
Lo ha dichiarato il consigliere regionale di Azione Pippo Rossetti a proposito del disavanzo nel bilancio sanitario previsto per il 2023, che ricade sui cittadini liguri.
"La notizia per cui Toti striglia i direttori Generali e minaccia di mandarli via se non risparmiano suona come una beffa per i cittadini liguri, perché già oggi senza le strigliate e i pareggi di bilancio non riescono a fare degli esami e visite - accusa Rossetti -. Il 6-7% dei cittadini non si cura e bisogna metter mano al portafoglio o andare fuori regione. Toti deve fare chiarezza e il sistema sanitario regionale non può essere gestito in modo ragionieristico, perché oltre al pareggio di bilancio c'è anche il diritto alla cura e i livelli essenziali di assistenza che in questo momento non sono rispettati".
"Suonano ancor più paradossali le dichiarazioni dell'onorevole Cavo, che confonde tra buchi, debiti e disavanzi e dice cose che non si capiscono - dichiara Rossetti -. Ricordiamo che il centrodestra nel 2005 ha lasciato un disavanzo di 300 milioni di euro e che solo grazie al piano di rientro 2007-2009 si è riusciti a far uscire la Regione, unica nel nord, dalle cosiddette regioni canaglia, cioè quelle che dovevano sottostare sempre ai piani di rientro. La Cavo fa riferimento a 100 milioni di cui noi non abbiamo contezza. Le ricordo che l'ultimo bilancio del centrosinistra è quello del 2014 dove noi avevamo 42 milioni di disavanzo. Il 2015, iniziato con Burlando e concluso con Toti, ha visto 77 milioni di buco. Nel 2016 la Giunta Toti porta il disavanzo a 62 milioni. Questo dimostra che chi lascia buchi non è il centro-sinistra ma è il centro-destra e siamo molto preoccupati, perché dopo tanti anni l'annuncio è di 150 milioni e bisogna chiarire qual è il deficit. I liguri in una situazione contingente economica molto complicata dovrebbero tirar fuori dal loro portafoglio molti soldi per ripianare questo disavanzo; la Cavo e Toti non possono ignorare che la Corte dei Conti ha già definito più volte come durante la gestione della delle Giunte Toti abbiamo avuto dei pesanti disavanzi - a fronte dei quali si è avuta anche una riduzione dei servizi - senza correlazione tra i servizi prestati e i soldi spesi. È anche utile ricordare, a proposito di chi riduce le tasse, che il centrosinistra esentava dall'Irpef regionale i redditi fino a 30mila euro, con il centrodestra si è passati a i redditi fino a 16mila euro".