La chiamano “doggy bag” e negli Usa è una pratica consolidata da tempo. Il cliente di un ristorante o pizzeria termina il pasto la porta a casa, con contenitori messi a disposizione dal locale. Quanto non si è mangiato, ma pagato, può così essere consumato poi a casa o, come dice il nome, diventare un pasto per il proprio cane o altro animale domestico.
Con una proposta di legge presentata alla Camera da Giandiego Gatta, deputato di Forza Italia e responsabile nazionale Dipartimento pesca e acquacoltura di FI e da Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, si vuole a introdurre l’obbligo sul territorio nazionale di fornire ai clienti dei ristoranti un contenitore in cui riporre gli avanzi dei loro pasti, la cosiddetta doggy bag.
Questa misura è stata ideata per di ridurre gli sprechi di cibo, un problema con degli enormi costi etici e ambientali. La proposta, che in alcuni locali del territorio non è una novità, vede d'accordo la Fipe savonese, come spiega il presidente Carlo Maria Balzola.
“Questa iniziativa era già stata portata avanti dalla Fipe nazionale tempo fa - spiega Balzola - e credo che sia importante per aiutare a sensibilizzare contro lo spreco alimentare oltre che una una forma di attenzione verso il cliente. Lo vediamo anche un po' come la prosecuzione del discorso della consegna a domicilio che è esplosa per cause di forza maggiore durante la pandemia e che alcuni operatori continuano a portare avanti. Sul nostro territorio ci sono già i ristoratori che fanno questo servizio, utile non solo come messaggio contro lo spreco alimentare, ma anche un gesto di cortesia verso il cliente”.