Quasi 65.000 prestazioni ambulatoriali in un anno, per a precisione 64.697, di cui 35.450 di pazienti interni e 14.585 da Pronto soccorso; mille pazienti con pace maker seguiti nelle loro abitazioni in remoto e 8.394 visite cardiologiche con Ecg.
Sono solo alcuni dei numeri della Struttura Complessa di Cardiologia dell'ospedale San Paolo di Savona, diretta da Pietro Bellone. Nato nel 1947 con un cardiologo e un cardiografo che faceva parte degli aiuti del piano Marshall, al vecchio San Paolo, il reparto è cresciuto fino a diventare un'eccellenza, con il primario Paolo Bellotti e ora con Pietro Bellone, primario dal 2017.
Bellone è stato al santa Corona per passare al San Paolo, e ha alle spalle un periodo di formazione e collaborazione scientifica con il dottor Barry Maron, direttore del Minneapolis heart institute foundation del Minnesota (Stati Uniti). Alla Cardiologia del nosocomio savonese ormai da alcuni anni, si fanno anche gli interventi utilizzando l'ipnosi sui pazienti al posto dell'anestesia.
Il primo nel marzo di tre anni fa all'Emodinamica, creata nel 2000, con un intervento di chiusura del forame ovale con il supporto dell'ipnosi a scopo analgesico e sedativo. “E' indicata per fare la cardiorisonanza a chi ha problemi di claustrofobia e per l'interventistica strutturale dove ci sono discreti successi – spiega il primario Pietro Bellone – ma non tutti i pazienti accettano di farla e in genere risponde il 90% dei pazienti”.
Il difficile periodo del Covid è stato superato senza grosse difficoltà dalla Cardiologia del San Paolo che, per ciò che riguarda il progetto Restart, ha mantenuto per tutto il 2022 il 120% e oltre dei Drg, valori di classificazione dei ricoveri ospedalieri.
Nel periodo tra gennaio e agosto dello scorso anno alla Cardiologia sono state fatte 958 coronografie, 576 angioplastiche coronariche ed altre attività di cardiologia interventistica. A livello di elettrofisiologia cardiaca interventistica sono stati messi 252 pacemaker, 53 sostituiti, messi 10 pace maker temporanei, 3 pace maker leadless senza cateteri e 291 ablazioni.
Il team della Cardiologia è composto da 17 professionisti e molti medici vengono da fuori regione, da città come Bergamo, Pavia o Alessandria. “La Cardiologia del San Paolo è attrattiva per vari motivi – prosegue Bellone – se si lavora con criterio se si fanno attività ad alto livello, come l'elettrofisiologia ed emodinamica e se l'ambiente è piacevole un reparto diventa attrattivo e i medici vogliono andarci. I medici portano anche avanti attività di ricerca e ora abbiamo quattro specializzandi”.
Recentemente l'Asl deliberato l'acquisto di un nuovo angiografo elettrofisiologico e per l'adattamento della sala dove sarà installato.