Politica - 16 gennaio 2024, 11:00

I lavori di via Sabazia e i disagi per i residenti, Vivere Vado attacca: "Non ci resta che armarci di pazienza e subire le scelte della passata amministrazione"

Le proposte: recuperare parcheggi gratuiti e modificare/integrare la segnaletica sul piazzale antistante il supermercato dove l'aumento del traffico provoca problemi alla sicurezza dei pedoni

I lavori di via Sabazia e i disagi per i residenti, Vivere Vado attacca: "Non ci resta che armarci di pazienza e subire le scelte della passata amministrazione"

Vivere Vado all'attacco dei lavori in via Sabazia per l'eliminazione del passaggio a livello.

Dalla settimana scorsa è stata transennata l'area di collegamento tra la parte bassa e la parte alta della via con l'obbligo per le auto di girare in via Maestri del Lavoro.

Il piano di Rfi, gruppo di Ferrovie dello Stato, prevede infatti la realizzazione di una nuova rampa di collegamento stradale e di un nuovo percorso pedonale.

Oltre alla soppressione del passaggio a livello (chiuso per questioni normative e per l'aumento dei traffici dei mezzi) sarà creato un sottopassaggio ciclopedonale in via Italia con un'uscita a metà in via Maestri che collegherà via Cadorna con delle rampe per i disabili e sistemi di illuminazione e in uscita proseguendo su via Sabazia con una nuova rampa stradale a doppio senso di circolazione che approda sull'incrocio tra via Tecnomasio e via Ferraris, utile come sfogo della viabilità urbana.

Inoltre è previsto per il secondo lotto il montaggio delle barriere fonoassorbenti e il rifacimento dei binari di cui uno sarà allungato a 750 metri, come da standard europeo di riferimento, a pieno supporto dello sviluppo dei traffici ferroviari merci da e per il sistema portuale regionale.

36milioni di euro l'investimento previsto finanziato da fondi Pnrr, il cui completamento è previsto nel 2025.

"I molteplici e improvvisi disagi causati dal cantiere (abbiamo già informato che durerà un paio d'anni) stanno giustamente provocando la ribellione dei vadesi, in primo luogo dei residenti in zona che, in mancanza dei responsabili politici di questa scelta (sindaco e Giunta), scaricano la loro rabbia sugli Uffici comunali, specie sul Comando della Polizia Municipale, che finiscono per fare da parafulmine" spiegano da Vivere Vado.

L'organizzazione politica vadese che deve ancora sciogliere le riserve per le prossime elezioni comunali di maggio-giugno 2024 ha già effettuato delle proposte per diminuire i disagi del cantiere.

"Anche Vivere Vado ha fatto le sue rimostranze e sollecitato con forza l'accoglimento di alcune proposte affinché i disagi siano alleggeriti.

Il Comandante Cerveno ci ha assicurato di avere chiara consapevolezza del problema, di aver già profuso il suo massimo impegno, ma di non poter influire sul cronoprogramma  e sulle modalità del lavoro - spiegano -

Ha comunque dato la disponibilità a valutare l'attuazione, con la massima urgenza, di due nostre richieste: recuperare in zona normali parcheggi, a scapito di quelli a disco orario o a pagamento (scelta da condividere con il Commissario Straordinario); modificare/integrare la segnaletica orizzontale sul piazzale antistante il Supermercato IN'S dove l'aumento del traffico, per di più in assenza di dissuasori di velocità, provoca problemi alla sicurezza dei pedoni. Aspettiamo fiduciosi i risultati".

"A noi cittadini non resta che armarci di pazienza e subire le scelte dissennate della passata amministrazione; ma anche cominciare a riflettere prima di confermare fiducia a certi esperti amministratori che oggi si candidano a proseguire nella mala gestione di Vado" concludono dall'associazione.

Nel consiglio comunale del maggio del 2022 l'allora minoranza di Memoria e Futuro aveva già espresso alcune perplessità sulle clausole inserite nella convenzione.

"La convenzione da stipularsi tra il Comune e RFI per la realizzazione, in Vado Ligure, delle opere connesse alla soppressione del passaggio a livello al km 45+417 della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia (come definito nella convenzione stessa), contiene clausole che comportano oneri a carico del Comune particolarmente gravosi, in conflitto con l’interesse pubblico (che il Comune dovrebbe tutelare), soprattutto in materia di viabilità - aveva detto l'ex consigliere di opposizione Elisa Spingardi - Il fatto che RFI potrà deliberatamente sospendere i lavori, stabilire una penale di 200 euro al giorno a carico del Comune per eventuali ritardi nell’emissione di ordinanze, nonché l’obbligo per il Comune a tenere indenne RFI da qualsivoglia responsabilità, reclamo, azione o molestia proveniente da terzi (comprese AdSP e Esso/Infineum), non può certo coincidere con gli interessi della comunità vadese".

Luciano Parodi

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