"Ancora non si sa quanto ci costeranno le scelte insensate dell'Amministrazione Briano". Ad affermarlo è la consigliera comunale indipendente Rita Scotti, a margine del Consiglio comunale di Altare tenutosi ieri sera.
"Abbiamo scoperto che la spesa prevista a bilancio per la messa in sicurezza della ex Savam di circa 200mila euro non sarà sufficiente. Lo sostenevo da tempo, venendo accusata di pessimismo, ma era facile capire che se quella cifra fosse bastata anche per il forno San Rocco, Città del Vetro l'avrebbe sicuramente affrontata piuttosto che giocarsi ben altro con il fallimento", tuona la consigliera Scotti.
"Ho chiesto quale sarebbe la somma mancante, ma il sindaco non l'ha voluta rendere nota, motivando che poi io l'avrei comunicata sui social, cioè ai cittadini che mi stanno leggendo. O forse non ne ha la più pallida idea? Eppure pochissime settimane fa i lavori per la messa in sicurezza sono stati affidati in somma urgenza ad una cifra ben precisa, con tanto di valutazione tecnica. Viene da chiedersi di che lavori si trattava se i fondi non sono sufficienti? Era forse l'ennesima finta per fare credere che tutto è stato risolto nei tempi promessi?".
"La grande preoccupazione del sindaco Briano non è distruggere l'economia comunale per compiacere la Soprintendenza, spendendo ingenti somme per conservare al posto di un Ministero i beni vincolati. Il suo turbamento è circoscrivere le nefaste informazioni al Consiglio comunale ed a quelle poche persone che vi partecipano. Forse è per questo che non vuole le videoregistrazioni delle sedute che molti comuni hanno adottato per trasparenza?"
"Nascondere gli insuccessi ed esaltare sulla loro pagina comunale le cose (poche) che azzeccano è la grande abilità di chi ci amministra. Ma forse ha ragione il Sindaco: sarebbe meglio non saperle certe cose, per non soffrire impotenti al bagno di sangue nel quale ci sta portando".
"Alla creazione di questo debito fuori bilancio avrei votato contrario, perché si sa già essere una cifra che non sarà rispettata. Ma per senso di responsabilità verso il paese mi sono limitata all'astensione, anche se questo modo approssimativo ed ipocrita di gestire la contabilità mi disgusta", conclude la Scotti.