Era partita in quarta l’iniziativa di dotare l’ospedale di Albenga di un ecocardiografo, attraverso una raccolta fondi, da parte del consigliere di minoranza Gero Calleri con il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, ma dopo oltre un anno non ha traguardato l’obiettivo, per associazioni che hanno fatto promesse ma poi si sono defilate, banche, imprenditori e supermercati assenti. È fresca però la notizia in merito alla comunicazione pervenuta da parte di Asl che vincolerebbe l’ecocardiografo esclusivamente all’ospedale di Albenga; quindi, la raccolta fondi potrebbe subire un nuovo slancio.
Estratto conto alla mano, il saldo disponibile in banca supera di poco i 20mila euro, di cui più di 7mila versati da Fieui di Caruggi e Albenga Runners per le iniziative legate al Premio Fionda, solo 3500 euro da 4 associazioni (sul territorio albenganese ce ne sono moltissime) e qualche donazione di pochi privati. Stop. E i membri dei i consigli comunali del distretto sociosanitario, della Provincia e della Regione, opportunamente sensibilizzati dal sindaco di Albenga Riccardo Tomatis in seguito a una mozione votata unanimemente? “Si contano sulle dita di una mano”, tuona il portavoce dei Fieui di caruggi Gino Rapa, tra i promotori dell’iniziativa.
“I versamenti erano stati promessi da parte di associazioni e club – prosegue con delusione e amarezza il portavoce dei Fieui di caruggi -. Avevano assicurato il loro impegno in questa raccolta già per Natale 2022. A parte pochissimi, non hanno mai versato nulla ed è passato più di un anno”.
Ma la novità della garanzia di Asl riapre alla speranza dei promotori dell'iniziativa: “Siamo delusi ma, da parte nostra c’è ancora speranza– spiega Rapa -, perché è arrivata la comunicazione da parte dell’Asl che si impegna a vincolare l’ecocardiografo all’ospedale di Albenga, assicurazione che alcuni hanno richiesto per poter erogare il contributo. In buona sostanza, mancano circa 40mila euro per poter acquistare questo strumento vitale di cui il nostro ospedale Santa Maria di Misericordia ha necessità, ma con la garanzia che ci ha fatto avere l’Asl, potremmo farcela”.
La necessità dell’ecocardiografo era stata manifestata direttamente dal dottor Shahram Moshiri, primario di cardiologia, che aveva spiegato al consigliere Gerolamo Calleri che tale strumento potrebbe contribuire a ridurre le liste di attesa ed evitare trasferimenti, a volte problematici, per i pazienti del comprensorio ingauno. Per questo importante progetto, volto esclusivamente al bene dei cittadini, non si erano fatte distinzioni di appartenenza politica. Messe da parte le bandiere e i simboli di partito, Calleri della minoranza e il sindaco Tomatis avevano abbracciato il progetto promuovendo insieme la raccolta fondi, a ottobre 2022 dal palco del teatro Ambra.
“Spiace vedere che ad Albenga ci siano tante associazioni, tanti gruppi che dovrebbero lavorare nell'interesse della città e invece non osano, e sottolineo osano – la fiondata di Rapa -. Probabilmente prendere posizione può disturbare qualche potente. È un po’ demoralizzante per chi si impegna nelle battaglie”.
La solidarietà, alla fine, arriva quasi esclusivamente da parte dei cittadini comuni, ognuno secondo le proprie possibilità, magari rinunciando a qualcosa. Ma ora si riapre uno spiraglio.
Per chi volesse contribuire, le coordinate bancarie sono:
IT15I 05034 49251 0000 0000 8668, conto intestato a “Un ecocardiografo per l'ospedale di Albenga”.