Una manifestazione d'interesse per Sanac. Questo lo sviluppo tanto atteso dai lavoratori delle aziende che producono refrattari negli stabilimenti di Grogatsu, Gattinara, Massa Carrara e nel savonese a Vado Ligure.
Ieri pomeriggio scadeva il termine per la presentazione e un soggetto quindi avrebbe dimostrato il proprio interesse dopo che per 3 volte i bandi di gara erano andati deserti.
Lo scorso novembre gli amministratori straordinari, Piero Gnudi e Corrado Carrubba, l'avevano pubblicata, per provare nuovamente a vendere la società attiva nel settore dell'estrazione, la produzione e commercializzazione di materie prime e materiali refrattari.
I Commissari quindi avevano proceduto ad nuova preliminare valutazione dei soggetti allo stato interessati all’acquisto dei complessi aziendali di Sanac e hanno invitato chiunque sia interessato all’acquisto dei complessi aziendali che fanno capo alla società a presentare manifestazioni di interesse.
"Abbiamo saputo che c'è stata una sola offerta. La settimana prossima avremo l'informazione più chiara su chi l'ha presentata e ci auguriamo che sia un'offerta valida - ha detto Tino Amatiello, Filctem Cgil - Per me noi Sanac l'ideale sarebbe che entri nell'orbita di Arcelor. Chiederemo a livello nazionale un incontro con i commissari e ai colleghi della Fiom per essere coinvolti nella trattativa con l'ex Ilva".
"Prossimamente in presenza del Ministero apriranno la busta. Avevamo chiesto a dicembre comunque un incontro e le segreterie nazionali richiederanno un ulteriore vertice per l'aggiornamento. È una notizia, pensavamo andasse deserta, bisogna ora capire qual è il soggetto e che offerta ha presentato" ha continuato Corrado Calvanico, Femca Cisl.
Sul fronte cassa integrazione dopo il mancato pagamento prima di Natale che aveva visto insorgere i sindacati e i lavoratori, entro il 15 gennaio dovrebbe essere pagata la tranche di novembre e dicembre.
"E' emerso dal sito dell'Inps che ci accrediterranno novembre e dicembre, dal 4 gennaio però hanno portato il pagamento al 15" ha detto Marco Giavina, rsu Cisl".
"Hanno fatto un errore, non hanno pagato il 20 dicembre e arriviamo a metà gennaio. E' scandaloso" prosegue Amatiello.
"Chiederemo comunque un incontro, non va a recuperare il danno di immagine e sociale il fatto che pagano 2 mesi" conclude Calvanico.
LA VERTENZA
ArcelorMittal Italia vinse nel 2019 il bando per l'acquisizione di Sanac senza tuttavia perfezionarne l'acquisizione, arrivando a lasciar scadere i termini di tre anni dopo i quali il processo è dovuto ripartire daccapo.
Nel 2022 così la struttura commissariale aveva dovuto rimettere in vendita l'azienda tramite una nuova manifestazione d'interesse andata deserta. Stessa sorte accaduta al terzo tentativo, quando per alcuni problemi di incompatibilità erano sfumate le ipotesi RHI e Dalmia.
L’aspetto che però aveva destato le maggiori perplessità e preoccupazione nei sindacati era stato il comportamento di Acciaierie d'Italia che ha scelto di non rifornirsi di materiale refrattario (acquistando all'estero) dalla Sanac da circa un anno, nonostante sia azienda partecipata dallo Stato attraverso Invitalia.
Dopo l'incontro di aprile con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i commissari, le organizzazioni sindacali e le amministrazioni locali, nel quale il Sottosegretario Fausta Bergamotto aveva specificato che il gruppo, formato da quattro unità produttive, tra cui proprio la fabbrica vadese, non deve essere spacchettato, i sindacati attendono ancora una nuova convocazione dal Dicastero. E lo scorso 20 ottobre erano scesi in piazza a Roma.