Sono 3620 le borse di studio universitarie assegnate da Aliseo per l’anno accademico 2023/2024 a seguito del bando di concorso pubblicato a giugno scorso, pari al 100% degli aventi diritto.
Da anni la Liguria riconosce le borse di studio a tutti gli studenti che ne fanno richiesta e che ne hanno i titoli.
L’impegno economico è di oltre 13 milioni di euro (risorse che derivano dal Fondo Integrativo Statale, dal PNRR e dalla tassa regionale per il diritto allo studio).
“Lavoriamo per sostenere lo strumento delle borse di studio che consente l’accesso all’offerta formativa per dare a tutti gli studenti la possibilità di valorizzare i propri talenti e garantirsi un futuro lavorativo importante – spiegano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore a Scuola e Università Simona Ferro - Le borse di studio permettono agli studenti di accedere ad un’istruzione di qualità e sono un incentivo per gli studenti meritevoli a dare il massimo nelle loro attività, ricompensando il loro l’impegno. È fondamentale che le istituzioni continuino a investire in borse di studio per garantire un futuro migliore a tutti i loro cittadini. Proprio per questo, stiamo anche puntando, grazie a nuovi contributi, sull’incremento dei posti letto a favore degli studenti. Questi risultati sono possibili grazie al lavoro coordinato di tutti i soggetti interessati: oltre a Regione Liguria, l’Università per la qualità dell’offerta formativa e Aliseo, agenzia regionale per gli studenti, per l’impegno costante che proseguirà anche sotto la direzione del nuovo direttore generale Michele Scarrone”.
Gli studenti vincitori di borsa di studio hanno ricevuto complessivamente la prima rata nei mesi di novembre e dicembre. Aliseo ha assegnato loro oltre 3,5 milioni di euro in servizi e importi in denaro.
Il 50% delle borse è a favore di studenti stranieri che frequentano l’ateneo genovese. Tra questi le comunità più numerose provengono da Iran e Pakistan e frequentano i corsi di laurea in inglese delle facoltà di Ingegneria, di Scienze matematiche fisiche e naturali. Il 47% delle borse è a favore di studenti iscritti per la prima volta a un corso triennale o magistrale. Grazie ai fondi del PNRR Next Generation aumenta il valore della borsa di studio, che arriva ad un massimo di 6.657 euro per gli studenti fuori sede a un massimo di 2.683 euro per gli studenti in sede.
Il bando di concorso prevedeva un requisito di merito (un numero di crediti crescenti in base all'anno di iscrizione) e un requisito di reddito - un limite ISEEU (indicatore della situazione economica) - fino a 25 mila euro e un limite ISPEU (indicatore sulla situazione patrimoniale) fino a 55 mila euro. Tutti gli studenti vincitori hanno diritto al riconoscimento dell’importo della borsa di studio e alla fruizione gratuita dei servizi (alloggio e un pasto giornaliero presso i centri di ristorazione). Beneficiano inoltre dell’esenzione della tassa regionale per il diritto allo studio e dei contributi universitari. Attualmente i posti alloggio in Liguria a favore degli studenti vincitori di borsa di studio sono circa 1000, disponibili nelle varie strutture abitative. Agli studenti vincitori di borsa che non trovano posto nelle residenze universitarie per mancanza di posti letto viene erogato un contributo affitto a fronte di un contratto di locazione.
È in fase di realizzazione la residenza universitaria presso la ex clinica chirurgica dell’ospedale di San Martino a Genova che prevede un incremento di 319 posti letto.
Sono anche state finanziati ad Aliseo da parte del ministero dell’Università i fondi necessari per la realizzazione di nuove residenze universitarie di cui una a Genova e una alla Spezia. Inoltre, è stato approvato ed è in attesa di finanziamento il progetto per una nuova residenza a Savona.
Per l'ex ostello del Priamar c'è un progetto dell'architetto Peluffo (che doveva essere finanziato per circa 1.9 milioni di euro) che prevede 44 posti letto. Per la realizzazione delle residenze universitarie della Liguria si era data però la precedenza a Genova e La Spezia e per Savona bisognerà attendere per la redistribuzione dei fondi. Su questo tema Fratelli d'Italia aveva presentato un'interpellanza in Consiglio Comunale.
Per Palazzo Mascolo e Villa Gavotti a Legino c'è un protocollo d'intesa tra la Diocesi, proprietaria di Palazzo Mascolo, Provincia proprietaria di Palazzo Gavotti, Comune e Cima che sarà coinvolto nel progetto per la rigenerazione del quartiere.
Un primo passo per la realizzazione di uno studentato ma per il quale bisognerà trovare le risorse, accedendo a bandi pubblici. (leggi QUI).