Attualità - 22 dicembre 2023, 08:26

Lavoratori portuali art.16, Filt-Cgil replica a Fit Cisl: "Millantare perdita di posti di lavoro tentativo sciatto per racimolare qualche consenso"

"Siamo preoccupati per il repentino cambio di posizione", aggiungono dal sindacato

Lavoratori portuali art.16, Filt-Cgil replica a Fit Cisl: "Millantare perdita di posti di lavoro tentativo sciatto per racimolare qualche consenso"

"Siamo basiti dalle dichiarazioni rilasciate per mezzo stampa dal segretario della Fit Cisl di Savona, dove quest'ultimo, sostiene la sua contrarietà alle interlocuzioni che hanno portato al riesame delle autorizzazioni annuali degli art.16 attuato dall'Autorità di Sistema Portuale". Ad affermarlo è la segreteria Filt-Cgil di Savona. 

"Davvero singolare il fatto che la Fit Cisl sia passata dal chiedere le buste paga dei lavoratori degli art.16, per dimostrare la concorrenza attuata sul costo del lavoro portuale, al farsi promotrice di dissenso delle limitazioni intervenute. Non ci spieghiamo il fatto che tali posizioni in un anno non siano uscite ai tavoli anzi..."

Dopo le autorizzazioni dell'anno scorso le segreterie Filt-Cgil, Fit Cisl e UILTrasporti avevano trovato un percorso unitario sfociato in un documento inviato all'Autorità di Sistema Portuale, dove si sosteneva la necessità di limitare la frammentazione del lavoro portuale e la concorrenza fatta sul costo del lavoro, auspicando la rivisitazione delle autorizzazioni. 

"Siamo preoccupati per il repentino cambio di posizione, segnale di incostanza, probabilmente mirato a “raccontarla” ai lavoratori degli art.16, oggi preoccupati per le decisioni prese dall'organo regolatore del lavoro portuale, l'Autorità di Sistema Portuale appunto. Al netto del terrorismo creato il millantato default occupazionale risulta uno “spauracchio” di “basso borgo” per racimolare qualche consenso. Riteniamo sciatto il tentativo di strumentalizzare i lavoratori e la stabilità del Lavoro Portuale per fare proselitismo sindacale". 

"Inoltre dalle informazioni ricevute in quest'anno di discussione, unitaria fino ad oggi, si evidenzia che il numero di ore decurtate agli art.16 nel porto non cubano 1 lavoratore occupato al mese (16 giornate di lavoro mensili secondo i documenti forniti), dato tutt'altro che preoccupante relazionato alle numerose attività svolte fuori dai confini portuali, mentre sugli organici è nota l'intenzione di assumere per sopperire ai carichi di lavoro. Di fatto lo scenario odierno comporterebbe 1 assunzione in meno come contropartita per sgravare il porto da una concorrenza che portava guadagno solo ai padroni", proseguono dal sindacato.

"Non è passato inosservato il fatto che lo storico rappresentante dei lavoratori della Fit Cisl della Commissione Consultiva si fosse detto d'accordo, come tutti, a quanto proposto dall'Autorità di Sistema ma che poi, lo stesso, inspiegabilmente, sia stato "estromesso” dal suo ruolo per essere sostituito, “in maniera impropria”, dal Segretario Generale della sua Segreteria, poi allontanato dalla discussione della Commissione Consultiva per il vizio di forma". 

"Alle Commissioni Consultive partecipano i rappresentanti dei lavoratori nominati in sede Ministeriale, non le segreterie a piacimento. Quantomeno questa vicenda arricchisce la “cognizione di causa” del segretario Fit Cisl provinciale e le valutazioni che i lavoratori dovrebbero fare su questi comportamenti fuoriluogo. Attendiamo di constatare quali azioni sindacali saranno messe in atto dalla Fit Cisl provinciale per sostenere la posizione assunta e per screditare chi ritiene sia una sparata giornalistica sterile e scriteriata". 

"Al netto di tutto ciò si evidenziassero problematiche occupazionali, ad oggi non riscontrabili se non nel terrorismo mediatico, noi saremo in prima linea, come sempre, per tutelare i lavoratori, cercando sbocchi occupazionali nel retroporto dove gli art.16 possono operare senza dover sottostare alle limitazioni normative e agli equilibri previsti sul settore portuale". 

"Sosteniamo che il modello portuale debba basarsi sui lavoratori dei terminals e della Compagnia Unica, mentre gli accordi sindacali costituiti rimangono indispensabili per la funzionalità e la produttività del porto di Savona-Vado Ligure", concludono dalla Filt-Cgil di Savona. 

Redazione

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