Sono stati diversi i punti all'ordine del giorno in materia fiscale e di bilancio affrontati nell'ultima seduta di Consiglio Comunale a Spotorno nella serata di ieri, (martedì 19 dicembre, ndr) alla quale non hanno preso parte i membri della minoranza.
A puntualizzare i motivi della propria scelta, attraverso una nota, sono stati i consiglieri di "Noi per Spotorno che Vorrei", Massimo Spiga e Francesco Pendola, mettendo in discussione "alcuni punti toccheranno direttamente le finanze dei cittadini, altri le toccheranno indirettamente", dall'addizionale Irpef alle tariffe Imu passando per alcune scelte di gestione delle casse dell'ente da parte dell'Amministrazione Fiorini anche su diversi temi.
Il primo è stato, appunto, quello dell'imposta sul reddito dei residenti, confermata come nell'annualità precedente allo 0,8% (aumento dal precedente 0,5% approvato lo scorso anno) con le relative soglie di esenzione per il 2024 che si attestano ai 15mila euro. Il tutto con l'applicazione dell'addizionale sull'intero reddito imponibile per quei redditi al di sopra del limite citato. "Una misura approvata dalla sola maggioranza Fiorini nel 2022. Ciò significa - spiegano i due membri dell'opposizione - che se un contribuente dichiara 16mila euro non pagherà l'addizionale sui mille euro di sopra soglia, ma sul totale dei 16mila, con un'iniquità di trattamento fiscale".
Una decisione contrastante, secondo Spiga e Pendola, con quanto indicato nella richiesta di voto favorevole per l'aliquota Imu: "In questo sta scritto che 'ai fini del contenimento della pressione fiscale, non è intenzione dell'amministrazione voler aumentare le aliquote approvate per l'anno 2023'. E menomale che questa amministrazione vuole contenere la pressione fiscale: uno scatto per due anni dallo 0,5% allo 0,8% sui redditi assoggettati all'addizionale Irpef ci pare sia invece un aumento importante della pressione fiscale a carico dei cittadini, soprattutto per coloro che sforeranno anche solo di 100 euro la soglia di esenzione".
Al secondo punto si è poi parlato della convenzione che ha portato, negli anni scorsi, al completamento della costruzione del nuovo municipio. "E' stata proposta l'approvazione dell'alienazione di due beni non strumentali per un totale di 93mila euro. Non ci sarebbe nulla di strano, se non che questi due immobili sono parte dei quattro box/magazzini messi a disposizione dell'Amministrazione Comunale dalla Pastorino Costruzioni in sub ordine di alcuni alloggi di proprietà della società costruttrice: immobili che erano soggetti a decreto ingiuntivo" scrivono Spiga e Pendola.
"Dalla fidejussione prestata dalla Pastorino Costruzioni, al momento dell'escussione per inadempienza, venivano a mancare 350mila euro: soldi che la ditta avrebbe dovuto integrare - aggiungono - Invece, come recita una nota interna dell'Amministrazione, 'nell’interesse dell’Ente' si è valutata l’alternativa 'proposta ai sensi dell’art. 2 (secondo capoverso) di richiedere il trasferimento dei quattro box/magazzino al Patrimonio Comunale'. In Commissione Consiliare è stato peraltro riferito che i box/magazzini, che avrebbero dovuto colmare la differenza, sono brutti e di difficile utilizzo. Beh, con 93mila euro di base d'asta non si può dire che si sia fatto l'interesse dell'ente e dei cittadini".
"L'Amministrazione avrebbe dovuto pretendere l'onorabilità dell'impegno preso con la comunità spotornese, per tramite della convenzione, invece di voler terminare a tutti costi il nuovo comune, per poter far dire al sindaco a fine mandato 'quanto sono bravo' - attaccano - Ai contribuenti spotornesi il nuovo municipio da 'costo zero' è costato molto, e molto è costata la terrazza a mare, oggetto di numerosi interventi di ripristino".
"Per tutto quanto sopra, visto che riteniamo che i cittadini e i contribuenti di Spotorno debbano essere tutelati maggiormente da questa Amministrazione, che promette opere di sistemazione dal campo Siccardi per poi dichiarare in commissione 'vedremo se ci riusciremo', e visto lo stato di abbandono del tessuto urbano, tenuto poi conto del fatto che il rapporto tra la maggioranza e le minoranze è inesistente, non abbiamo presenziato al Consiglio Comunale in segno di protesta, a nome di tutti i cittadini che ci hanno dato l'incarico di rappresentarli, lasciando così l'onere di fare un nuovo torto agli spotornesi ai soli consiglieri di maggioranza che sostengono il sindaco" chiosano.