Politica - 20 dicembre 2023, 18:36

Bilancio Regione, Rossetti (Azione): "Non ci sono priorità: si danno un po' di soldi a tutti, anche pochi, perché nessuno si lamenti"

Il pensiero del consigliere regionale a margine della seconda giornata dedicata alla seduta di bilancio

Bilancio Regione, Rossetti (Azione): "Non ci sono priorità: si danno un po' di soldi a tutti, anche pochi, perché nessuno si lamenti"

"In questa legge di bilancio non ci sono priorità. La logica del sacro consenso fa sì che si diano un po' di soldi a tutti, anche pochi, perché nessuno si lamenti".

Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Gruppo Misto (Azione) Sergio Rossetti a margine della seconda giornata dedicata alla seduta di bilancio di Regione Liguria.

"Sono molte le questioni specifiche di questo bilancio che potremmo sollevare - spiega Rossetti -. Abbiamo chiesto maggiori risorse per il fondo anti usura per il banco alimentare, è venuto meno il reddito di cittadinanza e la Regione non si pone il problema di contrastare la povertà. Abbiamo chiesto più risorse per i centri anti violenza, Regione Liguria non perde una manifestazione contro la violenza coi suoi assessori e le fasce ma mette solo centomila euro di fondo regionale all'anno per i centri anti violenza, è abbastanza sorprendente".

"Abbiamo posto delle questioni di metodo - prosegue Rossetti -. Ci sono 3 milioni di euro in più per abbattere le liste di attesa dei minori disabili ma gli enti accreditati, quelli certificati che per legge dovrebbero essere gli unici a poter lavorare con il fondo sanitario sui Lea, non hanno ancora ricevuto il budget 2024. Alcuni di questi potrebbero fare più prestazioni e seguire più bambini ma la Regione non ha dato ordine alle Asl di chiedere quanto possiamo ancora abbattere le liste d'attesa".

"Azione - conclude - non è un partito di protesta, è un partito di proposta. Ben vengano le azioni che permettono in Liguria di dare alle giovani famiglie e alle neo mamme la gratuità degli asili nido. Facciamo però presente che malgrado le promesse i fondi europei del Pnrr sono stati tolti per i nidi ai comuni, i comuni dicono che cci saranno soldi ma non sappiamo quali: varrebbe la pena che Toti e la Giunta mettessero una misura per aprire i nuovi nidi, perché la domanda in Liguria è ben più alta dei servizi che i comuni hanno erogato. A Genova i dati sono drammatici: siamo attorno al 10%, ben al di sotto della soglia del 30%. Ben venga questa misura ma deve essere accompagnata dalle altre".

Comunicato Stampa

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