Continua la diatriba dialettica tra sindacato savonese della Cgil e la presidenza della Regione Liguria in tema di gestione della sanità regionale con una particolare attenzione alla situazione provinciale.
Dopo le critiche mosse dalla segreteria sindacale e la replica della presidenza, ecco che sul tema controbatte ancora la Cgil: "Toti non sa più che pesci prendere su sanità e sviluppo e ogni giorno 'scivola' con comunicati che hanno poco senso - si legge nella nota del sindacato savonese - Per il presidente Toti non ci sono problemi in provincia di Savona né sulla sanità né sullo sviluppo né sulle politiche industriali. Potrebbe chiedere a chi aspetta nove mesi una colonscopia, a chi partorisce in ambulanza, a medici, tecnici e infermieri che scoppiano nei pronto soccorso e nei reparti. Continua a essere ossessionato dalla promessa fatta al Governo sullo spostamento della nave rigassificatrice e dalla contrarietà dell'intero territorio savonese".
"No presidente - puntualizzano - la Cgil di Savona si oppone alle scelte politiche che giudichiamo sbagliate della sua Amministrazione in tema di sociosanitario, nella provincia più vecchia d'Italia, sull'assenza di politiche industriali che incidono su diritti, ambiente e sviluppo".
"Sulla sanità e sul sociosanitario non servono altre nostre parole, la situazione è sotto gli occhi di tutti - dicono dalla segreteria provinciale - se non ci fosse una dedizione così grande delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto sanitario saremmo già sprofondati al punto di non ritorno, visto che le decisioni messe in campo fino ad oggi hanno, mese dopo mese, peggiorato la situazione. Risolvete il dramma delle liste d'attesa, potenziate i punti di primo intervento di Cairo e Albenga H24 e riaprite il punto nascita di Pietra Ligure, poi potrete dire di avere dato una risposta concreta al territorio".
"Contrariamente - affermano dalla Cgil - denotate pochissima conoscenza della Provincia di Savona, e tanta confusione che ne deriva da non saper più come giustificare le vostre fallimentari (almeno fino ad oggi) scelte in tema di socio sanitario".
"Ogni tanto accetti anche le critiche senza mettere in dubbio la serietà e la responsabilità di chi le sostiene. Soprattutto quando si parla della Cgil" conclude il sindacato nella sua controreplica.