Questa mattina presso gli uffici di palazzo Nervi si è tenuto un incontro promosso dall'amministrazione provinciale avente come argomento l'Italiana Coke.
L'obiettivo principale era quello di discutere, assieme a tutti gli enti interessati, ossia la Regione, il comune di Cairo Montenotte, l'Arpal e l'Asl 2, le strategie da adottare in risposta al ricorso presentato dall'azienda al Tar, contestando le prescrizioni ambientali previste nel provvedimento emesso dalla provincia di Savona lo scorso settembre per il monitoraggio in continuo delle emissioni (SME).
L'unità d'intenti emersa durante l'incontro ha rappresentato un punto fondamentale: tutti i partecipanti si sono mostrati solidi e determinati nel difendere le prescrizioni volte a salvaguardare gli interessi ambientali della Val Bormida. La sentenza del Tar è attesa per la fine dell'anno.
"Le prescrizioni imposte dal provvedimento provinciale emesso per il monitoraggio in continuo delle emissioni (SME), intende esclusivamente tutelare gli interessi ambientali del territorio valbormidese, sempre più orientato ad affiancare al suo sviluppo economico un consolidamento della propria vocazione turistica ed eco-sostenibile", commenta il presidente della provincia di Savona Pierangelo Olivieri.
"Il rispetto delle regole che definiscono i parametri ambientali è oltre che doveroso, anche un presupposto fondamentale per la difesa della salute pubblica e della sostenibilità delle aziende, nonché determinante per attrarre realtà produttive nel nostro territorio", conclude Lambertini.