Politica - 29 novembre 2023, 18:23

Ex Savam, Scotti: "Basta sudditanza verso la Soprintendenza, serve un cambio di rotta da parte del sindaco"

"L'estrema deferenza reverenziale non paga, anzi danneggia il paese di Altare", commenta la consigliera comunale

Ex Savam, Scotti: "Basta sudditanza verso la Soprintendenza, serve un cambio di rotta da parte del sindaco"

Ieri, martedì 28 novembre, è stata chiesta dal consigliere regionale Ferruccio Sansa, con il quale la consigliera comunale di Altare Rita Scotti ha potuto instaurare un proficuo rapporto di collaborazione, un'apposita seduta della III commissione regionale per le attività produttive sulla questione ex Savam. L'obiettivo? Affrontare l'emergenza in cui versa il paese per la chiusura delle sue principali vie cittadine.

In tale occasione verranno ascoltate le istituzioni, quindi per Altare ci potrà essere il sindaco Roberto Briano, ma non mancheranno altri enti tra i quali è prevista anche la Soprintendenza ai Beni Culturali, che è competente per il vincolo storico sull'area industriale dismessa.

"Non nascondo un grande timore - commenta la consigliera Scotti - in quanto  temo a ragion veduta che ancora una volta la Soprintendenza porterà avanti con grande abilità la sua versione dei fatti, mentre Altare non sarà in grado di esporre in modo adeguato le proprie ragioni nell'interesse del paese. Auspico quindi che l'amministrazione comunale che ci rappresenta abbia compreso che l'estrema deferenza reverenziale verso quell'ente non paga, anzi ci danneggia". 

"Se il sindaco Briano andrà a ripetere in quella sede le stesse cose sostenute in questi mesi, cioè che la Soprintendenza ci aiuterà e che bisogna avere fiducia, allora questo grande risultato sarà una ennesimo buco nell'acqua. È necessario far capire a chi di dovere che la visione integralista di quel vincolo è incompatibile con la sostenibilità economica di un recupero ed il rischio è che nessuno acquisti l'immobile dalla procedura fallimentare in corso".

"Non ci resta quindi che incrociare le dita e sperare in un secco cambio di rotta della politica di sudditanza del sindaco Briano verso quell'ente che ha la pretesa di imporre le proprie volontà sulla messa in sicurezza, ma senza farsi carico dei maggiori costi conseguenti, come invece la legge gli consentirebbe di fare".

"Altri consiglieri regionali si sono uniti all'iniziativa di Sansa, tutti convinti che sia necessario trovare una soluzione per la riapertura della strada ed il recupero dell'area, che ricordiamo essere attualmente sotto la competenza del Tribunale di Alessandria in attesa della nomina del curatore fallimentare", conclude la Scotti. 

Redazione

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