Solidarietà - 25 novembre 2023, 07:40

Differenza e inclusione, ecco il fumetto "Con la testa tra le nuvole" per sfatare gli stereotipi sui DSA

L'iniziativa di Rete Genitori "Lettere Volanti Aps" presentata a Finale: "Si parla di integrazione e comprensione dei propri momenti di debolezza e di valorizzazione dei propri punti di forza"

Differenza e inclusione, ecco il fumetto "Con la testa tra le nuvole" per sfatare gli stereotipi sui DSA

Integrazione e inclusione imparando a conoscere il tema e sfatando così stereotipi e pregiudizi che ancora troppo spesso accompagnano una tematica molto attuale e diffusa come quella dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).

E quale miglior strumento per farlo se non un linguaggio giovane, costruito per i giovani dai giovani, come quello del fumetto? E' questa la formula scelta dalla Rete Genitori "Lettere Volanti Aps" di Finale Ligure, associazione da sei anni impegnata sul territorio per supportare le famiglie che vivono l’esperienza di crescere figli con disturbi dell’apprendimento, che ieri ha presentato il fumetto "Con la testa tra le nuvole".

Disegnato dalla fumettista Rosi Marsala e realizzato col contributo di Fondazione De Mari, è ora pronto a essere distribuito nelle scuole medie finalesi, dov'è in un certo senso nato. Il progetto ha preso il via da un questionario redatto con la collaborazione della psicologa Giulia Iacoponi e somministrato proprio agli studenti finalesi. Dall'elaborazione delle risposte e dal contributo successivo di alcuni maturandi del liceo "A. Issel", ne è nato il testo.

"Per noi significa realizzare un progetto accarezzato da tempo, che ci desse uno strumento fresco, agile e d'immediato impatto sui ragazzi - ci dice l'avvocato Simona Vichi, presidente dell'associazione - Il fumetto però non si limita ad affrontare questo tema dei DSA, che ci sta molto a cuore. Si parla in generazione di integrazione, di inclusione, di comprensione dei propri momenti di debolezza e di valorizzazione dei propri punti di forza".

Questo con un messaggio trasversale: "I ragazzi non vogliono essere etichettati, anzi detestano giudizi e pregiudizi - continua la presidente Vichi - Qui parliamo di una caratteristica, prima ci si accorge di quali sono le sue potenzialità e peculiarità, meglio è, per se stessi e per i compagni. Dai questionari nelle scuole è emerso come i ragazzi, con DSA o senza, hanno fragilità, la necessità di esprimere i propri punti di forza, di riconoscersi e riconoscere chi sta loro vicino. Per questo è un progetto che va bene un po' per tutti".

A sottolineare le peculiarità positive del progetto, specialmente del rivolgersi direttamente ai giovani, è stato il professor Francesco Benso, esperto di Neuroscienze Cognitive e Cliniche, considerato un luminare nel campo in cui ci si muove in questo caso: "Ci sono almeno due o tre aspetti favorevoli che può smuovere perché il disturbo di apprendimento ha bisogno di alcune agevolazioni - spiega - Far circolare certi aspetti con un fumetto sono importanti perché cominciano a sensibilizzare i ragazzi stessi sul fatto che c'è un problema e ci sono tanti modi per risolverlo. Quello che propongo io personalmente è di risolverlo dando loro energia ma per avere energia bisogna lavorare".

L'appoggio all'iniziativa è arrivato anche dal Comune di Finale Ligure, rappresentato nell'evento di ieri all'auditorium "Don Franco Destefanis" dall'assessore a Istruzione e Servizi Sociali Clara Bricchetto: "Ci si muove con questo progetto nella direzione di togliere tutti quelli che sono i preconcetti che riguardano le diversità - afferma l'assessore - E questo sicuramente è un modo per far sì che le persone non abbiano timore della diversità".

L'assessore ha voluto cogliere poi l'opportunità per fare il punto su questo tipo di iniziative nel comune, soffermandosi sulle attività della Rete Genitori Lettere Volanti, "uno dei progetti che subito ci ha interessato perché, attraverso un loro sportello di ascolto e la formazione di una rete sul nostro territorio, è riuscito a portare sostegno e formazione nelle famiglie che hanno questo tipo di problematiche e supportare i ragazzi nel proprio apprendimento".

Mattia Pastorino

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