Attualità - 19 novembre 2023, 16:48

Esplosione del Forte Sant'Elena a Bergeggi, l'escursione per scoprire i luoghi dei tragici fatti di 102 anni fa

È stata organizzata dalla delegazione del Fai di Savona del gruppo Giovani. Una cinquantina le persone che hanno partecipato sulle alture di Bergeggi

Esplosione del Forte Sant'Elena a Bergeggi, l'escursione per scoprire i luoghi dei tragici fatti di 102 anni fa

102 anni fa. Il 25 ottobre del 1921 esplose la batteria costiera del Forte Sant'Elena. Una violentissima esplosione che fu devastante sia per l’intero abitato di Bergeggi che per tutte le zone limitrofe.

Proprio oggi la delegazione del Fai di Savona del gruppo Giovani, in collaborazione con il Comune di Bergeggi e con l’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi  ha organizzato la passeggiata naturalistica nelle aree dove è avvenuto il tragico avvenimento e alla quale hanno partecipato una cinquantina di persone.

L’esplosione, avvenuta alle 21.56, provocò un cratere di 15mila metri cubi, lì dove si trovava il forte Sant’Elena, modificando per sempre la forma della collina, vista la presenza di un deposito di armi ed esplosivi conservati in due piccoli edifici al riparo all'interno del forte.

Tutte le case di Bergeggi furono scoperchiate del tetto e l'onda d’urto dell’esplosione mandò in frantumi tutti i vetri delle finestre di Bergeggi, Vado Ligure e Quiliano. Sia la chiesa parrocchiale che l’oratorio di Bergeggi ebbero il tetto sfondato, ed il pavimento della chiesa sprofondò. Furono 20 le vittime, tutte di Bergeggi, tranne un forestiero non identificato ed il comandante del forte, un maresciallo d'artiglieria.

Furono perse le tracce anche di 7 militari che presidiavano il forte. 250 i feriti di cui 200 gravissimi. Il boato venne sentito fino all'albenganese e in Val Bormida, in provincia di Genova e di Cuneo. La lunghezza del percorso panoramico sulla rada di Vado e sull’entroterra è stato di circa 3km, senza dislivello e sono stati svelati da Alessandro Chiabra alcuni aspetti poco noti su cosa avvenne quella sera. 

 "Come Delegazione del Fai di Savona e gruppo Giovani ci siamo riallacciati ad un’ altra tematica molto importante che è propria della missione del Fai che è legata alla tutela ambientale - spiegano - Ci siamo ricollegati alla narrazione di questo episodio dell’esplosione del Forte Sant’Elena (che abbiamo scoperto avere dei lati ancora poco noti) per descrivere in generale quello che è stato l'intervento dell'uomo sul nostro territorio, che presenta una grande varietà di biodiversità, molto ricco, prezioso ma anche fragile".

Il prossimo appuntamento del Fai è previsto per sabato 2 dicembre alle 15.30 in Pinacoteca a Savona con un focus sul Fondo Milani legandosi al documentario su Picasso che verrà proiettato al Nuovo Filmstudio il 28 novembre. Chi consegna il biglietto può presentarlo ed entrare gratuitamente alla presentazione.

Luciano Parodi

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