“La provocazione dei cartelli esposti che recitano ‘coltivate ignoranza’ è un’offesa nei confronti di 2 milioni di agricoltori italiani, del loro lavoro e di tutte le persone che ne acquistano i frutti”. È questo quanto affermano all’unisono Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria, e Bruno Rivarossa, delegato confederale.
Si riferiscono alle provocazioni di ieri, a Roma, rivolte dai due parlamentari di +Europa, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi, agli imprenditori agricoli della Coldiretti che manifestavano in occasione del voto finale della Camera sul disegno di legge che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali.
La risposta dei due parlamentari non ha avuto a che fare con il dialogo e la democrazia. “Quello che è effettivamente successo è che Della Vedova e Magi hanno lasciato l’Aula dove erano in corso i lavori per scendere in piazza e mostrare i cartelli ai manifestanti. È questo il rispetto che i cittadini meritano?”
La manifestazione era regolarmente autorizzata e si è svolta in maniera assolutamente pacifica; merito degli uomini, delle donne e dei giovani della Coldiretti, che per un giorno hanno lasciato le proprie aziende e sono scesi in piazza a festeggiare l’approvazione di una legge che concerne, sì, il futuro dell’agricoltura italiana, ma che ci riguarda tutti. “Chi chiede rispetto per le istituzioni deve essere il primo a rispettare i cittadini che manifestano liberamente”.
“È stato un comportamento alquanto discutibile, che di certo non fa onore al ruolo di Parlamentare,” continuano Boeri e Rivarossa, commentando la manifestazione di Roma. “Strumentalizzare una battaglia di questo tipo, sfociando nell’insulto gratuito e proteggendosi dietro l’immunità che il ruolo permette, non è solo una provocazione; bensì, un oltraggio nei confronti di coloro che non godono di tali prerogative”, concludono.