Dopo gli ultimi sviluppi a livello regionale, la vicenda relativa alla riapertura del Punto Nascite del Santa Corona di Pietra Ligure è pronta a tornare sui banchi del Consiglio Comunale.
È stata infatti depositata la richiesta, a termini di legge, da parte dei consiglieri di opposizione Carrara, Foscolo, Rozzi e Seppone per la convocazione di una seduta all'interno della quale venga discussa tra i punti all'ordine del giorno una mozione già agli atti del Comune sul reparto chiuso da ormai tre anni.
"Ho presentato la mozione - spiega il consigliere Mario Carrara - in relazione alla notizia diffusa dalla Regione Liguria secondo la quale la riapertura dello stesso punto nascite a Santa Corona, già data per 'sicura' entro dicembre 2023, verrà invece, per l'ennesima volta, ancora rinviata non tanto di qualche mese, bensì per almeno un altro intero anno".
"Quest'ultimo nuovo lungo rinvio, dopo che il punto nascite al Santa Corona venne chiuso il 9 novembre 2020 e dopo successive, innumerevoli promesse di una sua certa riapertura di volta in volta fissata per poi essere, nel suo approssimarsi, sempre rimandata - aggiunge l'esponente di centrodestra - assume in quest'ultima circostanza le sembianze di una beffa, o peggio, di una presa in giro nei confronti della cittadinanza di tutto il ponente ligure. Ciò considerando che già l'anno scorso l'assessore Scajola, su delega del presidente Toti, nell'annunciare un nuovo rinvio dall'autunno 2022 a entro il 31 dicembre del 2022, giustificava quel nuovo medesimo rinvio proprio con le stesse scuse ora addotte per quest'ultimo del 2023, cioè: il completamento delle pratiche per l'assunzione del personale medico e sanitario necessari per la funzionalità del reparto".
"Cosa hanno fatto in un intero anno, visto che il problema assunzioni del personale avrebbe già dovuto esser risolta entro dicembre dell'anno scorso?" tuona quindi Carrara.
Il nuovo rinvio di addirittura un anno rappresenta un fatto gravissimo che espone le partorienti ed i nascituri del Ponente ligure al pericolo di urgenze travagliate ed ancor più a quello della ripetizione di "parti d'emergenza" nelle piazzole autostradali: una cosa inaccettabile per ogni società civile progredita.
"In considerazione di questo fatto ha stupito l'assordante silenzio del sindaco Luigi De Vincenzi - accusa ancora il consigliere - assordante silenzio che stride con la sua abituale loquacità e prodigalità nell'intervenire con sue dichiarazioni su ogni e qualsiasi questione anche minimale e irrilevante. In questa circostanza, tuttavia, che è ben più rilevante e importante di qualsiasi altra, non si è riscontrata l'esistenza di nessuna presa di posizione da parte del sindaco né della sua Amministrazione comunale nei confronti di questa assurda e ingiustificabile decisione della Regione Liguria".
"È anche per questo che è stata presentata tempestivamente la mozione consiliare, ritenendosi più che opportuna una discussione in merito nella sede istituzionale appropriata del Consiglio Comunale, affinché lo stesso si pronunci in modo netto, fuori da ogni ambiguità e reticenza sulla rilevante questione che riguarda non solo Pietra Ligure ma tutto il Ponente della Liguria" chiosa Carrara augurandosi, con questa richiesta, che non si debbano attendere "dei mesi prima della discussione consiliare, facendo perdere d'attualità rispetto al momento" l'argomento.