Eventi - 07 novembre 2023, 13:57

Savona, la Bottega della Solidarietà spegne 30 candeline e festeggia al Chiabrera con uno spettacolo sul caporalato

Il 10 novembre alle 20.30 c'è "... Ci hanno rubato il lavoro" con 13 compagnie teatrali, 24 attori, 1 ensemble di musicisti. L'evento è offerto alla città per festeggiare il compleanno

Savona, la Bottega della Solidarietà spegne 30 candeline e festeggia al Chiabrera con uno spettacolo sul caporalato

La Bottega della Solidarietà compie 30 anni e festeggia il compleanno con uno spettacolo teatrale al Chiabrera, intitolato “... Ci rubano il lavoro” portato in scena da 24 attori (provenienti da 13 compagnie savonesi) e da un ensemble musicale.

L'iniziativa ha il pieno appoggio del Comune di Savona che con l'Assessore al Welfare Riccardo Viaggi afferma: “La Bottega della Solidarietà è una realtà savonese storica che negli anni continua a essere molto radicata nel territorio. E' importante festeggiare, perché questa realtà continua a essere una presenza di stimolo a tutta la comunità”.

L'Assessore ricorda anche le caratteristiche di una realtà “imperniata su temi centrali come il rapporto tra il Sud e il Nord del mondo e le modalità positive del lavoro, usato come canale per la vera integrazione. La Bottega, ad esempio, pensa a chi e a come lavora chi vive nei Paesi del Terzo Mondo, ma pensa anche alle condizioni a cui spesso è costretto a lavorare in Italia chi arriva dai Paesi del Terzo Mondo. In questo senso la Bottega della Solidarietà è una delle poche realtà che prova a mettere insieme i popoli attraverso il lavoro”.

Infine, l'Assessore Viaggi sottolinea anche il fatto che “proporre un evento che usa il linguaggio artistico per festeggiare e offrirlo alla città è un modo particolameramente bello di festeggiare un anniversario importante”.

Ma cos'è la Bottega della Solidarietà? E' una realtà partita da un gruppo di una decina di persone che si è autofinanziata per poter aprire la prima Bottega di prodotti del commercio equo e solidale in piazza Diaz e iniziare così le attività. Oggi i soci sono 360, di cui 23 soci volontari attivi che prestano la loro opera nella sede di via Manzoni, dove la Bottega si è trasferita nel 2001 e organizzano numerose attività culturali ed educative che portano avanti da 30 anni.

“Siamo soci fondatori del Consorzio Altromercato – spiega Roberta Greco - ed è per quello che le nostre insegne portano questo logo. Dal 1993 ad oggi abbiamo organizzato decine e decine di eventi per promuovere il commercio equo e solidale, per coinvolgere il territorio nel dialogo interculturale e diffondere i nostri valori: corsi di cucina, mostre mercato, rassegne cinematografiche, conferenze e concerti. Dal 1995 abbiamo creato anche un servizio educativo per la diffusione di itinerari di educazione alla mondialità nelle scuole di ogni ordine e grado e abbiamo realizzato migliaia di ore di lezione e di animazione con più di 20.000 studenti. Collaboriamo da anni con le altre botteghe liguri di Equoliguria, con le tante organizzazioni di volontariato della nostra città, siamo membri del Forum Civico e del coordinamento provinciale di Libera”.

Per celebrare i trent’anni dalla nascita, la Bottega ha scelto di offrire gratuitamente alla cittadinanza uno spettacolo che affronta un tema doloroso e scottante: il caporalato in agricoltura. Il commercio equosolidale, infatti, negli ultimi quindici anni ha focalizzato la sua attenzione anche su progetti agricoli nati sui terreni confiscati alle mafie dove sono state create realtà produttive inclusive, che producono pomodoro, olio, vino, cooperative in prima linea contro il caporalato ed il lavoro nero i cui prodotti si possono trovare sempre in Bottega.

Lo spettacolo... Ci rubano il lavoro? Il testo teatrale, ideato e scritto da Andreina Carbone, da anni socia-volontaria della Bottega, parte da storie vere raccolte nei ghetti agricoli del sud Italia e mostra il lato oscuro e doloroso dello sfruttamento. E' stata proprio l'autrice, insieme al regista Giuseppe Aronne, a pensare di mettere in rete le tante compagnie teatrali che operano a Savona per parlare alla città di questo dramma. Ben 13 compagnie hanno aderito con entusiasmo e il 10 novembre alle ore 21 al teatro Chiabrera saranno presenti 24 attori e 4 musicisti, con la supervisione di Jacopo Marchisio, per regalarci questo spettacolo di parole e musica.

E' un testo poetico con alcune figure davvero emblematiche: il tunisino arrivato in Italia su un barcone, la donna, doppiamente sfruttata proprio in quanto donna, il sick, rassegnato a una situazione ingiusta in forza della sua religione. Non manca la storia di una donna italiana morta di fatica nei campi della Puglia nel 2015, Paola Clemente.

Perchè uno spettacolo per parlare di caporalato in agricoltura? “Perchè i numeri sono altissimi e l'emergenza ci dovrebbe toccare in quanto consumatori e cittadini attenti – spiega Roberta Greco - Con l'aiuto di Deborah Erminio, sociologa ed esperta del fenomeno migratorio, con la quale la Bottega collabora da anni anche in percorsi didattici, abbiamo riassunto i dati reperiti dai rapporti OIL e dai rapporti dell'Osservatorio Placido Rizzotto, Flai CGIL (Rapporto Agromafie e Caporalato). Ci sono nel nostro Paese circa 230mila lavoratori irregolari e sfruttati in agricoltura, 1 su 4 (tasso di irregolarità del 24,4%), praticamente il valore più alto dopo il comparto del lavoro domestico. Le donne sono in crescita e sono stimate in 55mila. Al sud i tassi di irregolarità superano anche il 40%, al centro nord sono tra il 20 e il 30%. La nostra Liguria non viene presa in considerazione nelle analisi territoriali. I dati Istat divisi per regione e per settore indicano però la presenza di 1.300 lavoratori irregolari anche nell’agricoltura ligure, con una percentuale di irregolarità del 13% ,più bassa di altri territori, considerati i comparti fatti di piccole imprese tutto sommato abbastanza controllate. La situazione è drammatica anche a livello europeo, si stima che in Europa lavorino circa 880.000 donne e uomini sotto il ricatto del lavoro forzato in agricoltura. Nel mondo si arriva a stimare che ci siano 3,5 milioni di lavoratori schiavi nel settore agricolo. Da sempre il commercio equo e solidale punta le sue denunce e il suo lavoro su questi temi”.

Greco conclude con un auspicio: “Ai nostri eventi in questi anni hanno sempre partecipato tante persone, ci auguriamo di essere in tanti anche il 10 novembre, le porte del teatro apriranno alle 20.30, l'entrata è libera sino ad esurimento posti”. Lo spettacolo gode del patrocinio del Comune di Savona, che ha voluto che questo evento avvenisse proprio nel teatro comunale, e del contributo della Regione Liguria (L.R.32/2007).

Redazione

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