Verrà firmato oggi dal Presidente della Provincia e dell’Ato idrico, Claudio Scajola, il decreto che ieri ha presentato ai sindaci con le nuove tariffe dell’acqua nell’imperiese, ovvero quella unica, che sarà retroattiva al 1° gennaio 2022.
Previsti scaglioni agevolati per le utenze domestiche e per i nuclei familiari più numerosi. Le tariffe variano da comune a comune e vedranno in alcuni casi dei rincari e, in altri, delle cifre inferiori.
Il risparmio maggiore lo vedranno i cittadini di Diano Castello e sarà pari al -54% mentre la stangata peggiore sarà per Dolcedo con il 69,1% in più. Vediamo le differenze comune per comune, partendo da Andora con -9,2%, Borghetto D’Arroscia +53,9%, Cervo -38,7%, Chiusavecchia +46,6%, Cipressa -9,7, Civezza +22,5%, Costarainera -8%, Diano Marina -45,7%, San Bartolomeo al Mare –35,8%, Stellanello +29,4%, Testico +9,2%, Villa Faraldi -17,7%, Vessalico +36,2%, Pornassio +49,5%, San Lorenzo al Mare +16,1%, Terzorio +2,7, Castellaro +38,6%, Ceriana +28,4%, Montalto Carpasio -5%, Taggia +49,6%, Badalucco +2,4%, Imperia +52,4%, Pontedassio +4,9%, Diano Arentino -7,8%, Diano San Pietro +18,3%, Riva Ligure +65,6%, Santo Stefano al Mare +4,1%, Ventimiglia +12,8%, Sanremo -13,2% e Ospedaletti -8,7%.
Al momento non fanno parte del conteggio una serie di comuni del comprensorio ventimigliese come Airole, Apricale, Bordighera, Camporosso, Perinaldo e Vallecrosia che sono stati gestiti, nel recente passato, da iReti ma anche Pieve di Teco, entrati in Rivieracqua dopo il via al calcolo della tariffa unica.
Ieri è stato presentato ai sindaci anche il piano di investimento di Rivieracqua che ammonta a circa 46 milioni di euro.