"Il Tar di Lecce ha depositato la sentenza sul ricorso dell'Antitrust avverso la proroga al 2033 applicata dai Comuni di Ginosa e di Manduria. Ad una prima sommaria lettura e con riserva di un commento più articolato si tratta di una sentenza positiva".
Così Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sindacato Italiano Balneari. Oggetto dell'intervento le vicende legate alla direttiva Bolkestein.
"Con questa sentenza, infatti, il Tar di Lecce prendendo atto di quanto chiarito dalla Corte di Giustizia dell'Unione europea lo scorso 20 aprile, sottolinea che sono superate, e quindi inefficaci, le sentenze dell'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato poiché spetta allo Stato stabilire la scarsità o meno della risorsa demanio marittimo presupposto per l'applicazione della direttiva Bolkestein - prosegue Capacchione - Altro aspetto positivo è l'affermazione della validità della legge 14 del 26 febbraio 2023 cosiddetto Milleproroghe ivi compreso il differimento al 31 dicembre 2024 della scadenza delle concessioni vigenti".
"Con questa sentenza si ristabilisce pertanto un corretto equilibrio fra gli Organi dello Stato con i giudici che devono applicare le leggi che il Parlamento emana: non il contrario. Le motivazioni della decisione del Tar di Lecce costituiscono, in tal senso, un importante contributo di chiarezza".
"Spetta adesso al Governo emanare una nuova legge che, sulla base di quanto accertato dal cosiddetto Tavolo tecnico, superi quella Draghi mettendo in sicurezza il settore. Ci attendiamo che lo faccia senza indugio per evitare l'aggravamento di una situazione già di per sé confusa pericolosa per il Paese" conclude infine il presidente nazionale del Sib.