I sindaci dei Comuni di Savona, Albenga, Finale e Cairo, enti a capo dei quattro distretti sociosanitari, sono stati chiamati al voto per il bilancio consuntivo 2022 dell'Asl2. Distretto Savonese e Albenganese hanno votato contro, il Finalese si è astenuto mentre solo quello della Val Bormida ha votato a favore.
Il voto dei Distretti non è vincolante, è solo un parere e quindi non ha il potere di influire sull'iter di bilancio. Due voti contrari e un astenuto su quattro distretti sono però un segnale forte lanciato alla Regione e alle politiche sanitarie sul territorio, più che all'Asl, come spiega il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis.
"Ci tengo a sottolineare innanzitutto l’enorme lavoro svolto dalla direzione Asl che si è dimostrata oltre che competente, molto vicina al territorio – afferma il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis -. Detto questo non si può votare favorevolmente un bilancio, seppur tecnicamente ineccepibile, che nella sua espressione politica non tenga conto della valorizzazione dell’ospedale di Albenga, della risoluzione del tema dell’emergenza e delle eterne liste d’attesa per accedere alle prestazioni diagnostico-specialistiche”. Anche Savona ha votato contro al bilancio.
"Abbiamo dato parere negativo al Bilancio di esercizio Asl2 del 2022 per dare un segnale forte della crescente insoddisfazione rispetto al coinvolgimento degli enti locali nelle politiche sociosanitarie- spiega l'assessore ai Servizi sociali del Comune di Savona Riccardo Viaggi - La Regione Liguria spende tre quarti delle proprie risorse sulla sanità ma i cittadini che rappresentiamo manifestano giustamente una crescente insoddisfazione. Pur comprendendo che alcuni problemi sono complessi e non solo della nostra Regione continuiamo a registrare il grave problema delle liste di attesa, delle fughe in altre Regioni e di scelte o non fatte o che hanno tempi di realizzazione biblici".
"A fronte di un indubbio impegno del personale sanitario - conclude Viaggi - di una positiva collaborazione con Asl2 su alcune progettualità, e di qualche esperienza pilota particolarmente significativa, riteniamo che la presenza sanitaria sul territorio debba essere incrementata e che la sanità pubblica debba essere difesa soprattutto per tutelare i soggetti più fragili".
Le liste d'attesa, sempre lunghe, costringono infatti molti savonesi a rivolgersi alla sanità di altre Asl della Liguria o addirittura fuori dalla Regione. Le fughe dalla nostra Asl costano circa 68,5 milioni di euro, in parte compensate dalle cosiddetta "mobilità attiva" cioè di chi viene a farsi curare all'Asl2 per una spesa di circa 30 milioni. l saldo resta comunque negativo per circa 39 milioni di euro.
Sempre legate alle lunghe liste d'attesa sono le visite intramoenia, quelle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, che utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell'ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. I ricavi dell'intramoenia sono di circa 8 milioni di euro, in crescita di oltre 200.000 euro rispetto all'anno 2021.