Due nuove aree dell'entroterra finalese diventano off-limits alla pratica del downhill.
Lo ha stabilito l'ordinanza emessa dal sindaco di Rialto Valentina Doglio che vieta questo popolarissimo sport, per il quale in moltissimi appassionati raggiungono la nostra provincia provenendo da tutto il mondo, nelle aree comunali ricadenti all’interno della zona Wilderness “Bric Gettina-Purin” e nella ZSC IT1323112 " Monte Carmo - Monte Settepani", limitatamente all’area ricadente sul proprio territorio comunale.
La coesistenza tra le diverse anime che popolano l'entroterra, non solo sportive, e la conservazione del territorio tra le ragioni di questa scelta: "Il provvedimento si è reso necessario per salvaguardare il territorio nonché tutelare la pubblica incolumità - spiegano dall'ente dell'entroterra finalese - sono infatti giunte numerose segnalazioni da parte di fruitori dei percorsi escursionistici, lamentando un utilizzo promiscuo (escursionisti e biker) delle percorrenze stesse: situazione potenzialmente molto rischiosa per l'incolumità di tutte le categorie dei frequentatori delle suddette aree".
"Inoltre, a seguito di sopralluoghi lungo i sentieri e le aree comunali (tra l’altro rientranti fra quelli finanziati da fondi PSR e soggette a vincolo di manutenzione decennale) si è riscontrata la presenza di percorsi, paraboliche e salti che stanno causando gravi danni al sottobosco, erosione e infiltrazione idrica in versanti estremamente ripidi e idrogeologicamente fragili, con il rischio di causare dissesti e movimenti franosi" aggiungono dal comune rialtese.
L'Amministrazione ricorda anche come queste aree o parti di esse, in ragione della loro valenza ambientale e paesaggistica, sono assoggettate a svariate tutele (ZSC Monte Carmo - Monte Settepani, Vincolo DM 24/4/85 “Galassini”, Aree Protetta Provinciale, Vincolo Idrogeologico o Area Wilderness “BRIC GETTINA-PURIN), "essendo caratterizzate da una tale serie di valori biologici e culturali da piazzarsi al primo posto in Italia tra le Aree Wilderness più ricche di biodiversità e presenza di specie endemiche rare e di valore biogeografico di flora e di fauna. che rischiano di essere fortemente danneggiate dalle attività di mountain bike".
"Riteniamo particolarmente grave, come Amministrazione, la realizzazione, senza alcuna autorizzazione, e l’utilizzo improprio di sentieri esistenti per la pratica del downhill, ritenendo la chiusura al transito l’unico strumento valido alla risoluzione della problematica - scrivono ancora - Tuttavia, è importante precisare che quest’Amministrazione non è assolutamente contraria a tale forma di turismo, ma ritiene imprescindibile coniugare la pratica sportiva con la salvaguardia ambientale, la sicurezza pubblica, il rispetto delle normative vigenti e degli operatori del territorio".
"Restiamo disponibili ad intraprendere un dialogo costruttivo con gli operatori economici del settore, al fine di individuare concordemente spazi alternativi da riservare esclusivamente al downhill, previa l’acquisizione di tutte le autorizzazioni presso gli enti competenti" chiosano.