Sanità - 21 ottobre 2023, 11:20

Piano Sociale Integrato Regionale, Comune di Albenga dubbioso: "Mancano personale e spazi per realizzarlo"

L'assessore Gaia espone le criticità rilevate su integrazione sociosanitaria e UVM: "Piano difficilmente applicabile alla realtà". Polemica la maggioranza sul voto favorevole espresso da Distilo nel CAL

Piano Sociale Integrato Regionale, Comune di Albenga dubbioso: "Mancano personale e spazi per realizzarlo"

Non solo osservazioni ma anche diversi chiarimenti su alcuni punti considerati di prioritaria importanza nell'attuazione del Piano Sociale Integrato Regionale (PSIR).

E' questo quanto il Comune di Albenga, in qualità di ente capofila del Distretto Sociosanitario Albenganese, ha rappresentato nel documento inviato agli organi regionali sanitari preposti alla stesura di quello che è di fatto lo strumento di programmazione degli interventi e l’organizzazione dei servizi territoriali per una pronta e strutturata presa in carico dei soggetti fragili.

Osservazioni volte principalmente "in merito all'applicabilità della nuova organizzazione dei futuri ambiti e, soprattutto, a rappresentare la difficile situazione dei servizi territoriali sul nostro comprensorio", spiega l'assessore ingauno alle Politiche Sociali, Marta Gaia, con l'augurio che "possano essere adeguatamente prese in considerazione al fine di essere in grado di dare risposte concrete ai cittadini" con l'obbiettivo di "potenziare e migliorare l’integrazione sociosanitaria" attraverso "azioni e indicazioni concrete e realizzabili".

Scendendo nel dettaglio, proprio su questo punto dedicato all'integrazione sociosanitaria, ciò che viene evidenziato nel documento è come vengano citati gli studi di medicina generale quali punto di accesso per la presa in carico della persona mentre i dati evidenzierebbero una carenza sostanziale e ormai incolmabile di queste figure. "Per fare un esempio concreto nella frazione più popolosa di Albenga, Leca, non c’è più il medico di base. La carenza è cronica in tutto il territorio, come si pensa di intervenire in tal senso?" afferma l'assessore Gaia.

Il riferimento è poi sui cosiddetti UVM, le Unità di Valutazione Multidimensionale con professionisti di diverse discipline, che verrebbero convocate in caso di situazioni di elevata complessità sanitaria e/o sociale. "Sul territorio del distretto in più occasioni si sono convocate UVM per confrontarsi su casi in carico alla neuropsichiatria infantile - continua l'assessore - La mancanza di personale, tuttavia, ha portato a rallentamenti considerevoli nella presa in carico di minori che necessitavano interventi tempestivi. Le stesse problematiche si sono verificate in alcuni casi con persone in carico al Centro di Salute Mentale e al SerD. In questo caso come si pensa di risolvere questo problema?".

"L'integrazione sociosanitaria descritta nella bozza del Piano Sociale integrato Regionale 2023-2025, già indicata nello PSIR 2013-2015 attualmente vigente, risulta ad oggi e purtroppo nell'imminente futuro, difficilmente applicabile alla realtà visto il continuo depauperamento, sia in termini economici sia in termini di risorse umane, del sistema sanitario pubblico e dei servizi territoriali che hanno un ruolo centrale nell'approccio olistico e integrato nella presa in carico della persona, dei suoi bisogni e delle sue esigenze" aggiunge quindi l'assessore ricordando come l'integrazione stessa sia "fondamentale per dare risposte idonee alla cittadinanza che spesso si trova rimandata da un servizio all'altro senza ottenere risposte adeguate".

"Ad oggi sul territorio del Distretto sociosanitario albenganese - prosegue - i servizi sanitari territoriali maggiormente coinvolti nella presa in carico integrata (Neuropsichiatria infantile, servizio consultoriale, CSM, SerD) si trovano sotto organico e impossibilitati a seguire in modo idoneo ed efficace i bisogni della cittadinanza. Visto le tempistiche per l'adeguamento al Piano che vengono richieste agli Ats e agli Uffici di Zona anche in termini di implementazione e riorganizzazione del personale, ci chiediamo come, questa auspicata integrazione socio-sanitaria, possa essere raggiunta entro dicembre 2024, sia in termini di spazi idonei sia in termini di implementazione del personale, alla luce dei continui tagli alla sanità pubblica a livello nazionale e regionale".

Infine un appunto anche al presidente del Consiglio Comunale ingauno, Diego Distilo: "Spiace constatare - conclude l’assessore Gaia - che il presidente Distilo, che nel CAL è chiamato a rappresentare Albenga, durante la riunione tenutasi nei giorni scorsi ha espresso voto favorevole senza un intervento che almeno mettesse in luce le criticità dell'applicabilità del piano, ritenendo, forse, che i servizi sanitari territoriali stiano funzionando nel modo corretto. Viene da pensare che forse non ha neanche letto il Piano Sanitario Integrato né, tantomeno, ha pensato di confrontarsi o chiedere all'amministrazione le osservazioni che erano state preparate e inviate all'ANCI e che mi auguro verranno comunque prese in considerazione. Credo di poter dire, a nome dell’Amministrazione Comunale, ma anche di molti operatori del settore e cittadini, che ci sentiamo più vicini al voto espresso dall’assessore Riccardo Viaggi del Comune di Savona che si è dichiarato contrario".

Redazione

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