A una decina di giorni dalla chiusura delle iscrizioni a UniSavona l'Amministrazione fa il bilancio di questo primo anno accademico che riparte dopo un lunghissimo stop. Le iscrizioni sono state 488, numero non ancora definitivo: Auser, che sta ricevendo ancora richieste, stima che si arriverà tranquillamente a 500.
“Un successo incredibile – commenta l'Assessore alla Cultura, Nicoletta Negro - La folla che alla Sala della Sibilla ha partecipata all'inaugurazione simbolica dell'anno accademico faceva capire che a Savona si sentiva tantissimo la mancanza di una realtà come UniSavona. L'afflusso, tra il 18 e il 29 settembre, nella sede di Futura a Palazzo della Rovere dove si raccoglievano le iscrizioni ci ha confermato la prima impressione: la città ha bisogno di contenuti culturali e chiede di essere chiamata a partecipare. La strada è quella giusta”.
L'amministrazione ha affidato la gestione ad Auser che ha fatto un lavoro di mesi nel riorganizzare il servizio, contattare i docenti e andare alla ricerca di nuove proposte didattiche, fino ad arrivare a un libretto che propone ben 58 corsi. L'Assessore Negro, infatti, ringrazia “tutta l'associazione e, in particolare, quattro donne che hanno fatto un lavoro mastodontico: Franca Terzi, Marta Dabove, Nicoletta Riva e, naturalmente, Anna Giacobbe”.
A iscrizioni chiuse Auser ha tracciato una sorta di identikit dello studente tipo di UniSavona. La fascia d’età elettiva è quella dai 60 agli 85 anni con un picco evidente per il decennio 60-70 dove si colloca il 50% degli iscritti. Il cambio di passo della proposta culturale di questo anno accademico sembra essersi giocata sul numero di corsi che gli iscritti hanno scelto.
Da quest’anno, infatti, la quota annuale (47 euro) consentiva di iscriversi a un numero massimo di cinque corsi e non tre come in passato. Questa possibilità è stata sfruttata dagli iscritti? 261 iscritti, cioè il 53,7 % ha scelto 5 corsi. Questo dimostra il gradimento dell’offerta che è ulteriormente incrementato da coloro che hanno integrato con corsi a pagamento (7 euro per ogni corso aggiuntivo) il proprio piano di studio. Si arriva cioè al 61,4 % aggiungendo anche chi ne ha scelto 6 (4,5%) , 7 (1,6%) e 8 (1,6%). Il 15% ne ha scelto 4 e soltanto il 12% si è fermato a 3 o 2(6,4%) o 1 (4,3%).
I corsi a numero chiuso nella maggior parte dei casi sono andati esauriti già nella seconda giornata di iscrizioni, generalmente però è stata trovata una certa disponibilità dei corsisti ad accettare di spostarsi su altre proposte in sostituzione delle prime scelte.
Questo conferma che complessivamente la qualità della proposta è stata riconosciuta dall’utenza che non ha dimostrato difficoltà a spostarsi su altri corsi che suscitavano comunque interesse. Si segnala la grande richiesta di corsi per migliorare l’uso del cellulare che è stata risolta grazie alla disponibilità del docente a raddoppiare le lezioni.
In totale i corsi dedicati a questo argomento sono diventati 3 con 100 iscritti, che rappresentano un quinto del totale. Infine, 2118 rappresenta la somma degli iscritti ai 58 corsi attivati che significa una media di 36,5 iscritti per corso. “Possiamo affermare – è il bilancio di Auser - che è un ottimo risultato”.