“All’ospedale di Albenga, struttura moderna e all’avanguardia, dopo lo stop ai codici bianchi e la recente chiusura dell’ambulatorio a bassa complessità, resta attivo un punto di primo intervento aperto sulle 12 ore. Nei giorni scorsi, mentre consumavamo un caffè al bar del nosocomio insieme alla collega Porro, abbiamo avuto modo di incontrare diversi operatori sanitari, dai quali abbiamo saputo che il macchinario utilizzato per la risonanza magnetica per le ginocchia è fuori uso. A quanto pare, inoltre, Asl2 non sembra intenzionata a ripararlo o sostituirlo. La conseguenza inevitabile sarà l’aumento delle liste d’attesa per questo tipo di esami”. Lo dichiara il consigliere comunale e coordinatore albenganese di Forza Italia Eraldo Ciangherotti.
Incontrando alcuni professionisti della struttura ospedaliera albenganese, Ciangherotti e Porro hanno raccolto diverse segnalazioni: “Dal 1 di ottobre - fanno sapere i due capigruppo -, è stata chiuso il reparto dove è presente l’Artoscan utilizzato per la risonanza magnetica, in quanto il macchinario è risultato essere troppo vecchio. Ma è stata chiusa anche l’ecografia articolare interventistica, specialità che era diventata un vero e proprio punto di riferimento per tutto il territorio, l’endoscopia, la fluoroangiografia in oculistica e poi ancora la stessa sorte è toccata al reparto di medicina interna del secondo piano e alle sale operatorie dell’otorino. Insomma, l’ospedale di Albenga è ormai diventato un polo destinato esclusivamente alle visite ambulatoriali”.
Secondo Porro e Ciangherotti, “sul futuro dell’ospedale di Albenga regna l’incertezza - sottolineano - e ciò ha determinato la sospensione dei finanziamenti da parte di Asl2 e Regione. Il risultato è che oggi ci ritroviamo apparecchiature vecchie all’interno di una struttura nuova. Basti pensare che dal 2008, anno in cui sono stati acquistati tutti i macchinari (ad eccezion fatta per la Risonanza Magnetica articolare che risale al 2004/2005 in quanto già presente nel vecchio ospedale), non è mai stato rinnovato nulla”.
“A differenza dell’ospedale di Cairo Montenotte - concludono Porro e Ciangherotti -, dove a breve arriverà una TAC nuova, l’ospedale di Albenga, che, ripetiamo, è una struttura all’avanguardia, non è nemmeno rientrato nei finanziamenti previsti dal Pnrr. Tutto questo non può essere accettato. Chiediamo immediatamente al direttore di Asl2 Michele Orlando e all’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola di intervenire. Il Santa Maria di Misericordia deve avere macchinari funzionanti e per questo devono essere eseguite le necessarie manutenzioni ordinarie e straordinarie. Non solo per garantire alcuni servizi fondamentali per i cittadini, ma anche per scongiurare l’aggravarsi della situazione delle liste d’attesa”.