Politica - 11 ottobre 2023, 11:00

Il Pd stacca la spina ad Olivieri: "L'esperienza in Provincia con Cambiamo è chiusa"

La decisione è stata presa nella direzione provinciale del partito ieri sera. Prevale la linea da tempo dettata dal segretario regionale Natale e dal consigliere Arboscello. Domani il confronto con gli alleati

Il Pd stacca la spina ad Olivieri: "L'esperienza in Provincia con Cambiamo è chiusa"

Uscire dalla maggioranza e “staccare la spina” al presidente della Provincia Pierangelo Olivieri. La linea, dettata dal segretario regionale Davide Natale e del consigliere in Regione Roberto Arboscello, con mozione Schlein e il segretario provinciale Parrinello, è passata ieri sera nel confronto all'interno della direzione provinciale del Pd.

Se inizialmente poteva esserci qualche resistenza, con un Pd diviso ed una parte intenzionata a continuare l'esperienza in Provincia con Cambiamo, dopo l'intervento di Natale e Arboscello, ad illustrare una situazione a Palazzo Nervi ormai non più sostenibile, i dem hanno deciso in modo unanime di uscire dalla maggioranza.

Ora ci sarà il confronto con gli alleati in provincia, che comunque sarebbero intenzionati a chiudere il percorso condiviso in Provincia con Cambiamo. Le certezze, però, si avranno solo dopo l'incontro che doveva essere oggi ma è slittato a domani.

"La Direzione provinciale del Partito Democratico del 10 ottobre - dichiara il Pd provinciale - si è espressa all'unanimità nel dichiarare terminata l'esperienza di collaborazione amministrativa con il presidente Olivieri".

"In questi mesi il nostro vicepresidente Niero - prosegue il Pd- e la nostra consigliera Ghersi hanno svolto, insieme agli altri consiglieri di centrosinistra, un lavoro eccellente, che ha portato a ottenere grandi risultati e a fare grandi passi avanti su molte delle questioni di competenza provinciale".

"Tuttavia, soprattutto nell'ultimo periodo, il comportamento del presidente Olivieri è stato via via sempre meno accettabile - dichiara il Pd - , dalla rinuncia a esercitare alcun ruolo sulla questione rigassificatore che non fosse quello di portavoce di Toti, alla "sparata" sul termovalorizzatore in Valbormida non concordata con nessuno, all'allineamento su pressoché ogni questione di rilievo (pensiamo alla sanità o alla proposta di istituire un CPR ad Albenga, anche se la provincia non ha competenze dirette) sempre con Toti e mai con il territorio".

"Per queste ragioni, unanimemente la Direzione ha assunto la decisione di porre fine alla collaborazione con il presidente - concludono i dem - . Nei prossimi giorni decideremo le azioni concrete da intraprendere insieme agli alleati della coalizione.

“Inevitabile e necessaria l’uscita dalla maggioranza di una Provincia il cui presidente da settimane ha assunto posizionamenti personalistici- dice Arboscello - politici e partitici che non rappresentano più i territori e la maggioranza che lo ha votato. E personalmente mi considero alternativo alle politiche del centrodestra e di Toti".

"La questione dell’accoglienza dei migranti a Savona, la dichiarazione inopportuna e autonoma sul rigassificatore, la posizione sul termovalorizzatore, sono solo alcuni dei temi su cui non c’è stata condivisione. Quelle posizioni non sono quelle della provincia e dei Ora con la decisione di uscire dalla maggioranza deve iniziare la costruzione di un nuovo percorso che abbia sempre come obiettivo cardine l’interesse dei cittadini della provincia di Savona".

"Ci confronteremo con gli alleati, i sindaci e gli amministratori per costruire insieme questo nuovo percorso e questa nuova fase che ci vedrà ancora protagonisti nel trattare temi fondamentali per il nostro territorio. Un ringraziamento al nostro vicepresidente Massimo Niero, alla nostra consigliera Ghersi e agli altri consiglieri per l’impegno, la dedizione e per essersi messi a disposizione per il raggiungimento di importanti traguardi come i rifiuti e il trasporto pubblico che senza il loro contributo, e quello dei sindaci e degli amministratori, difficilmente sarebbero stati raggiunti”.

A margine dell'incontro Lorena Rambaudi avrebbe sottolineato il ritardo con cui il partito ha affrontato il tema e lo scarso decisionismo. Intanto anche il centrodestra, Lega e Fratelli d'Italia che alla Provincia avevano candidato Canepa, alla luce della decisione del Pd, dovrà valutare come porsi.

Se dare ascolto alle “sirene” di Cambiamo, che in questi giorni avrebbe cercato un approccio con gli ex alleati, o se restare all'opposizione come è successo dalle ultime elezioni del presidente della Provincia.

Elena Romanato

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