"Le regole dell'etica hanno da sempre insegnato che chi si nasconde sotto l'anonimato è un vigliacco perché non ha il coraggio della responsabilità delle proprie azioni e che, chi agisce coprendosi con l'anonimato persegue sempre disegni loschi e torbidi; addirittura, gli autori anonimi, spesso, sono proprio le stesse persone che dalle azioni, appunto, 'anonime', in apparenza fatte da altri, traggono interessi, convenienze, notorietà e vantaggi".
Lo afferma Mario Carrara, consigliere regionale a Pietra Ligure, proseguendo: "Ora, a Pietra Ligure, da circa 4 anni, di nuovo, compaiono manifesti a colori, che esortano una persona fantomatica prima a 'tornare', poi a 'ringraziarla di essere tornata' ed ora a restare'. Poiché sono manifesti sempre rigorosamente 'anonimi', in calce agli stessi, non compare il nome di chi li abbia commissionati; cosa, invece, obbligatoria nei manifesti politici ed elettorali. Nell'ultimo evento si esorta un fantomatico 'Luigi' a restare. Ci chiediamo: a restare dove? A casa? O in qualche altro posto?"
"A Pietra Ligure circola la voce che l'esortazione (o l'autoesortazione) anonima sia rivolta ad un politico locale e che essa sia frutto della preoccupazione di immobiliaristi, speculatori e grossi costruttori circa il fatto che, dopo le elezioni, la politica di espansione cementifera non si fermi e continui. Se così fosse, ma non lo sappiamo, il manifesto potrebbe essere completato così: 'Luigi resta, che il cemento farà festa'" conclude infine Carrara riferendosi al sindaco Luigi De Vincenzi, da lui spesso criticato sul tema dell'edilizia cittadina.