“La fretta è sempre cattiva consigliera e anche questa volta il Commissario Toti non ha colto l’occasione per tacere. Lo avesse fatto, si sarebbe evitato la brutta figura di chi mente sapendo di mentire. Non è vero che Regione Liguria non ha alcuna voce in capitolo sul progetto. O meglio, avrebbe potuta averla a monte: sarebbe bastato non sbracciarsi la scorsa estate per offrire la nostra regione su un piatto d’argento alla destra nazionale profondamente imbarazzata dal no di un sindaco della stessa compagine. Ricordiamo bene le parole di Toti: “Se Piombino non vuole il rigassificatore, la Liguria è pronta a ospitarlo”. Detto ciò, ribadiamo, se mai ce ne fosse bisogno, che il Commissario (non solo ieri, ma fin dal principio di questa triste vicenda) ha dimostrato di non voler capire le motivazioni per cui i cittadini che vivono in questo territorio sono contrari al rigassificatore, lontano anni luce dalla realtà savonese”.
Così, la coordinatrice del M5S per la provincia di Savona Stefania Scarone, a margine della riunione organizzata oggi a Savona dal coordinamento “No al rigassificatore” con comitati, associazioni e forze politiche.
“Toti considera il posizionamento del rigassificatore nel quadro di una politica energetica emergenziale: in realtà in emergenza non ci siamo più. Non solo: posizionare un rigassificatore per 20 anni nel mare savonese è, a parere dei più, una scelta scellerata che ci ancorerà per tanti anni alle fonti fossili. E ancora: condannerà il territorio a una servitù che avrà pesanti conseguenze sull’ambiente, sulla salute delle persone e sul turismo. Sa bene il Commissario che l’impianto danneggerà il territorio e in cambio, infatti, si promettono “compensazioni” chiamate però “opere di accompagnamento e competitività”.
“Toti è stato (purtroppo) votato per un secondo mandato alla guida della Regione: dunque lo invitiamo a fare gli interessi di tutti i liguri, e in questo caso particolare dei savonesi che hanno chiaramente espresso il loro parere sull’impianto. Alla Liguria serve un presidente leale e non uno zerbino che si è convinto di avere un ruolo che invece non ha nel panorama nazionale: ‘proteggere il sistema economico del Paese’ non compete al Governatore della Liguria”, conclude Scarone.