"E quindi una non notizia, secondo l’Osservatorio Animalista Savonese, quello che negli ultimi venti giorni è accaduto a Sassello. Sono decenni che si 'convive' con i lupi: qualche danno c’era stato anche in passato, ma furono fenomeni sporadici e, soprattutto, del lupo a Sassello, si vedevano le tracce e le orme, ma gli avvistamenti sono sempre stati fenomeno assai raro". Cosi replica in una nota Franco Orsi, presidente della sezione Coldiretti di Sassello-Urbe.
"È quindi una non notizia il fatto che in 20 giorni siano stati predati un vitello (mai accaduto prima), una mezza dozzina di capre, che sia stata azzerata una intera colonia felina a cui i sassellesi tenevano un po’, che siano scoparsi cani e gatti delle cascine e che i lupi si vedano ormai circolare nelle strade e nelle piazze della città è dentro i recinti delle case isolate".
"Sarebbe una non notizia che i lupi hanno spaventato gli abitanti che con i loro piccoli umani stavano nel giardino di casa. È ancora una non notizia il fatto che le foto trappole dei carabinieri forestali e del parco del Beigua certifichino che sono aumentati i branchi, nonché il numero complessivo dei predatori, e che ad ogni plenilunio (per la prima volta) si sentono ululati vicino, troppo vicino, alle case. I lupi 'confidenti' che non temono l’uomo sono un problema per gli uomini e per i lupi!".
"Qualcosa bisogna fare e la strada non può essere solo la difesa passiva. Non si vive in campagna per rinchiudersi dentro recinzioni a prova di lupo. Inoltre, non è pensabile che cani assai aggressivi, con un fortissimo senso di difesa del territorio, vengano lasciati tra le greggi al pascolo, dove nella stagione dei funghi ci sono migliaia di turisti. In effetti la notizia, di cui l’OSA potrebbe prendere atto è che nell'ultimo anno cani da guardiania hanno morsicato uomini e che invece nessun incidente c’è mai stato (almeno per ora) con i nostri lupi. L’allevamento sostenibile che si pratica a Sassello non prevede per molti mesi l’anno che vacche, vitelli pecore e capre vivano rinchiusi nelle stalle".
"Dopodiché il lupo è specie assai protetta dalla legge. La stessa legge che protegge anche la sicurezza nelle aie delle nostre case, i nostri animali da compagnia, i nostri figli e pure i nostri animali da reddito.
Quando concretamente e frequentemente accade ciò che sta accadendo a Sassello qualcosa bisogna fare per recuperare una convivenza accettabile tra cittadini, allevatori e lupi. Ciò che accade quando in colline e boschi disseminati da fattorie o semplici villette arrivano lupi, che non hanno più paura degli umani, è pericoloso per il futuro dei lupi. Qualcuno pensa che i sassellesi dovrebbero assistere all'uccisione sistematica dei loro cani e gatti, alla predazione dei loro animali da reddito e alla non gradita presenza nel giardino di casa di un predatore di cui il numero, è sensibilmente aumentato e che non trova più cibo", conclude Orsi.