I componenti del Consiglio direttivo della Polisportiva Quiliano Ginnastica prendono posizione pubblica contro il rigassificatore.
"La nostra associazione che teniamo a precisare a norma del suo statuto e apolitica e nelle nostre intenzioni rimane tale, si è mossa ispirandosi ai grandi valori ribaditi nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile che nell’obiettivo riferito allo sport OSS11 così recita: 'Lo sport incoraggia un'economia verde, la resilienza delle città, la salubrità degli ambienti. Un’attività sportiva sana, ricordano i medici ambientali di SIMA (Società italiana di medicina ambientale) … omissis...'".
La lettera è stata sottoscritta dal presidente Aureliano Pastorelli, dal vicepresidente Pierluigi Lavazelli e dai consiglieri Alessandra Bagnasco, Luisa Bruno, Lorena Presotto, Marco Canobbio, Monica Mangiapia e Marina Molinari.
"L’impianto previsto dovrebbe essere collocato a due miglia nautiche, circa quattro chilometri dalla costa di Vado Ligure. Una catena umana di sedicimila persone ha già evidenziato il danno che tale nuovo impianto causerà non solo a Vado, ma a tutto il comprensorio costiero, in termini turistici e ambientali, senza contare la vicinanza all’area marina protetta afferente al comune di Bergeggi".
"Il danno, però, non si limiterà alla zona costiera perché il progetto prevede la realizzazione sul territorio del comune di Quiliano di un impianto contenente le apparecchiature di filtraggio e misura del gas naturale, il collegamento con l’approdo costiero e il successivo collegamento alla esistente Rete Nazionale gasdotti", proseguono dalla Polisportiva.
"Un manufatto industriale di grandi dimensioni, collocato di fronte alla SARPOM un deposito petrolifero. L’impianto in parola per la sua dimensione violerebbe in modo pesante uno spazio dedicato all'attività agricola, per consentire la realizzazione e occorre l’esproprio di numerose proprietà di cittadini ai quali va la nostra piena solidarietà. Ci uniamo quindi al dissenso già espresso dalla direzione didattica di Quiliano nella persona della direttrice Angela Cascio e di tutto il corpo docente e dall'Amministrazione e dal Consiglio comunale di Quiliano".
"Infine, a scanso di ogni equivoco più o meno strumentale, dichiariamo che non abbiamo utilizzato le ginnaste della nostra società a difesa di una nostra posizione ma, al contrario abbiamo preso una posizione di netta contrarietà a difesa delle nostre ginnaste", conclude il direttivo.