"In questi giorni sono circolate notizie non sempre rispondenti al vero, particolarmente sulla provincia di Savona, per questi motivi riteniamo opportuno precisare alcune cose. Com'è noto siamo decisamente contrari al progetto e al posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra di Snam nel porto di Savona-Vado ligure". Inizia cosi la nota diramata nella mattinata odierna da Sinistra Italiana.
"Tale posizione è sempre stata riportata anche all'interno dell'ente provinciale savonese. Per questi motivi quindi non si condivide in alcun modo l'azione del presidente della Provincia Pierangelo Olivieri che, purtroppo non ha ascoltato, nè correttamente rappresentato le istanze provenienti dal territorio che in modo legittimo hanno chiesto di salvaguardare la salute, gli interessi dei cittadini, delle attività economiche, i livelli di ignorando i principi di precauzione, di sicurezza e della sostenibilità ambientale, il tutto relativo al controverso progetto del rigassificatore".
"Il compito del presidente della provincia dovrebbe essere quello di fare sintesi delle varie posizioni, ma ciò non è avvenuto e non è stata condivisa all'interno del Consiglio provinciale, con atti formali, la posizione della provincia stessa per come espressa nella sede regionale e sui media - proseguono da Sinistra Italiana - Prendiamo atto con rammarico che il primo tavolo di confronto provinciale sarà solo il 5 ottobre prossimo a palazzo Nervi con la presenza del Commissario Toti che fino ad ora, ha evitato ogni confronto con i comuni del savonese. Bisogna ricordare che la consigliera provinciale Nadia Ottonello, già al termine del Consiglio provinciale dell'8 agosto aveva chiesto di affrontare la tematica del progetto Snam".
"Ancora, dopo il mancato riscontro, il 24 agosto con una mail la consigliera aveva ricordato al presidente la necessità di un vero confronto in riferimento al grande dibattito che si era aperto sul progetto Snam in ogni comune. Nella stessa mail si chiedeva quali fossero state le iniziative intraprese dall'ente in merito alle scadenze fissate dal procedimento amministrativo per il progetto del rigassificatore, depositato il 26 giugno, ma reso noto agli enti locali l'8 agosto, sia per richiesta chiarimenti, sia per le osservazioni da presentarsi entro il 20 settembre".
"In seguito si è svolto un solo incontro sul tema il 6 settembre nel corso del quale, la consigliera Ottonello ha sottolineato quanto poco adeguato fosse il fatto che il presidente rappresentasse in sedi istituzionali una posizione mai discussa con i consiglieri provinciali. Sarebbe davvero importante il ruolo della provincia a tutela di tutti i comuni coinvolti nel procedimento, così come i cittadini che vivono e abitano nel nostro territorio".
"Nel contempo sono giunte in modo confuso e non adeguatamente gestite le informazioni indicanti la Val Bormida, come futura sede di un termovalorizzatore, notizie e percorsi non correttamente gestiti con la necessaria trasparenza. Sempre il presidente ha dichiarato che intendeva promuovere elenchi di opere o compensazioni da ottenere relative al progetto Snam, ma la posizione di Sinistra Italiana, e, siamo sicuri, anche delle altre forze politiche, che hanno contribuito ad eleggere la consigliera Ottonello (Europa verde, Rifondazione Comunista, le altre liste civiche progressiste) è quella di voler evitare assolutamente il danno irreversibile ed enorme per il nostro territorio".
Nella nota Sinistra Italiana sottolinea di non far parte della maggioranza politica all'interno del Consiglio provinciale e che la consigliera Nadia Ottonello, non ha accettato dal presidente nessuna delega amministrativa: "Di volta in volta sono stati considerati e valutati gli atti proposti e con ancora più rigore si procederà con questo metodo. Tenendo presente che sulla questione del rigassificatore non esiste alcuna fiducia nella gestione attuale del presidente Olivieri", concludono da Sinistra Italiana.