Eventi - 28 settembre 2023, 09:44

Albissola, la "Giornata dell’Outdoor"scalda i motori: il 7 ottobre esibizione cani da salvataggio e trekking

"Natura e sport possono rappresentare la novità per un turismo sociale e sostenibile, amico degli animali e dell'ambiente", commenta il consigliere Bragantini

Albissola, la "Giornata dell’Outdoor"scalda i motori: il 7 ottobre esibizione cani da salvataggio e trekking

Prima edizione della “Giornata dell’Outdoor” ad Albissola Marina. La presentazione si terrà il prossimo 5 ottobre, alle ore 17, presso il MuDa Centro Esposizioni. 

"Crediamo che il nostro piccolo comune possa essere molto attrattivo per un turismo fuori stagione, alla scoperta di aspetti anche inusuali del nostro magnifico territorio. Natura e sport possono rappresentare la novità per un turismo sociale e sostenibile, amico degli animali e dell'ambiente", spiega Roberto Bragantini, Consigliere con delega all'Outdoor del comune di Albissola Marina. 

Il programma: sabato 7 ottobre, dal nuovo pontile Margonara, alle ore 8:30 partenza alla scoperta del rinnovato trekking "Girinbricco", realizzato su incarico del Comune di Albissola Marina dalla Cooperativa Tracce. A seguire, alle ore 11.30, esibizione cani da salvamento e tuffi dei cani dal pontile, organizzata dalla Scuola Italiana Cani da Salvataggio – Liguria (SICS). 

Girinbricco

Uno degli elementi tipici del territorio ligure sono i cosiddetti “bricchi” cioè piccole colline che si susseguono degradando verso il mare e creando un vero dedalo di piccole valli che custodiscono gelosamente i loro tesori fatti di storia e natura. La loro conformazione fa sì che si possano incontrare in spazi molto vicini fra di loro, ambienti dalle caratteristiche molto diverse. L'uomo vive in questi ambienti da tempo immemorabile al punto di diventare parte importante dell'ecosistema: la creazione delle “fasce” , i terrazzamenti utilizzati per il pascolo e l'agricoltura ha reso possibile la presenza di flora e di fauna che in parte dipendono da questo particolarissimo ambiente creando fragili e meravigliosi equilibri di cui dobbiamo tutti esserne custodi. La lezione che i bricchi ci danno è che se ci avviciniamo con il giusto rispetto, sapranno essere generosi di frutti, di acqua, di frescura e di bellezza ma se non lo facciamo, i pendii diventano frane, i ruscelli colate di fango e i boschi bruciati orribili deserti.

Le strade 

In Liguria, quasi tutte le strade che percorriamo, ricalcano itinerari talvolta antichissimi e, in diversi casi, risalenti alla preistoria. Passare per i bricchi voleva dire scavalcare gli Appennini per arrivare alle pianure e scambiare merci come il sale o le ceramiche quando non erano trasportate via mare, oppure effettuare lunghe transumanze per portare il bestiame alla ricerca di pascoli migliori, oppure, più semplicemente, per raggiungere, attraverso le cosiddette vie di crinale, i paesi vicini come Savona o il Santuario: le strade lungo la costa sono una creazione tutto sommato molto recente. Questo sentiero raggiunge infatti una via di penetrazione verso il Piemonte piuttosto importante: via Ranco, che arriva a ben 700 metri di altezza, intersecando l'Alta Via dei Monti Liguri.

La natura

Girinbricco offre un'esperienza diversa per tutte le stagioni; sicuramente, la primavera è quella che offre uno spettacolo unico di profumi e colori, fra le fioriture di erica (Erica arborea), di ginestra (Spartium junceum), di lavanda (Lavandula stoechas), di cisto (Cistus salvifolius) in successione, ma la presenza di piante sempreverdi come il corbezzolo (Arbutus unedo) e il leccio (Quercus ilex) regalano ombra e colore anche in pieno inverno. Si passa dalla macchia, rappresentata anche da mirto (Myrtus communis), salvia (Salvia officinalis), rosmarino (Salvia rosmarinus Spenn.) fino al bosco misto di roverelle (Quercus pubescens), Pino marittimo (Pinus pinaster) e orniello (Fraxinus ornus). Sovente emergono esemplari di olivo (olea eurpeae) non più coltivati e carrubi (Ceratonia siliqua), testimoni del recente passato di sfruttamento agricolo dei pendii. I ruscelli del fondo valle conservano pozze d'acqua preziose riserve d'acqua per la fauna nei periodi di siccità. È facile incontrare tracce di cinghiali e caprioli, come i segni di passaggio di numerosi altri animali come il tasso, la volpe o il lupo oltre alla possibilità di vedere diverse specie di uccelli, sia di passo che stanziali.

Il sentiero

Il sentiero parte dal molo della Margonara e attraversa il centro storico di Albissola Marina, passando nei pressi di Parco Puccio e di alcune delle fornaci di ceramica storiche. Si passa per la bellissima piazza della Concordia e per il cimitero monumentale per tuffarsi poi in una delle tipiche creuze liguri, le strade strette fra muri di pietra per arrivare a Villa Faraggiana e il suo parco. Da qui si prosegue in un'altra creuza per arrivare infine a località Grana, dove inizia il sentiero vero e proprio. Si attraverso subito il rio, lo si costeggia tenendolo sulla sinistra e si inizia a salire passando prima fra orti, per poi passare subito nella macchia e nel bosco. Si giunge ad un tornante dove si riconoscono i ruderi di Case Male del Persico, poi il sentiero procede in piano fino ad un secondo tornante che incrocia diverse linee elettriche. Da qui il sentiero percorre il crinale fino al bivio dell'anello. Proseguendo verso destra. Si prosegue lungo il crinale fino a Bric della Seia e Bric della Beata, arrivando fino ad un passo in cui raggiungiamo Via Ranco, in comune di Savona che poi prosegue fino ad intersecare l'Alta Via dei Monti Liguri. In queste zone sono ancora riconoscibili diverse opere militari (trincee e riservette) risalenti alla seconda guerra mondiale. Il nostro tracciato prosegue lasciando alla destra la cima di Monte Cucco per passare alla destra orografica della valle, fino al Passo di Pian del Grano, dove si gira in maniera decisa a sinistra, percorrendo ad un livello più basso la valle, con un percorso che diventa dopo breve pianeggiante raggiungendo il bivio dell'anello, da cui ci si ricongiunge con il tratto già percorso in salita.

Lo sviluppo totale è di 12,7 km fra andata e ritorno, raggiungendo l'altezza massima di 383m slm di Bric della Beata e può essere suddiviso in due parti: dal molo della Margonara e ritorno con 4,44 km di sviluppo e da Grana al Passo di Pian del Grano e ritorno di 8,132 km.

La SICS Liguria è una realtà unica per professionalità, riconoscimenti istituzionali e per la dedizione di chi la compone il nostro compito è la prevenzione e la salvaguardia della vita umana in acqua. Riguardo alla nostra presenza all'evento del 7 ottobre "outdoor", abbiamo accettato volentieri di partecipare con una dimostrazione di salvataggio con i nostri cani. "Ci saranno simulazioni di recupero pericolanti con l'ausilio dei cani con partenza sia da riva sia con tuffo dal nuovo moletto, recupero di piu' persone in difficoltà, recupero di cani in difficoltà, uso del sup e del gommone da soccorso. Saremo presenti anche con un piccolo stand per dare delucidazioni e illustrare i nostri compiti a chi lo volesse", dichiara Costantino Laurenzano, presidente SICS Liguria.

Redazione

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