Attualità - 26 settembre 2023, 18:10

Mezzi da sostituire per le norme Ue e rimborso chilometrico troppo basso: il cda Tpl incontra i sindacati

A due mesi dal suo insediamento il Cda di Tpl ha incontrato le organizzazioni sindacali per illustrare il lavoro fatto fino ad ora dal quale partiranno la programmazione e le scelte strategiche dei prossimi anni

Mezzi da sostituire per le norme Ue e rimborso chilometrico troppo basso: il cda Tpl incontra i sindacati

Incontro a Palazzo Nervi, questa mattina tra Tpl, sindacati, Provincia e Comune per fare il punto sulla situazione dell'azienda, e su tutte le tematiche da affrontare.

“Un incontro molto proficuo – spiega il sindaco di Savona Marco Russo – Il presidente Franceri ha riferito sul lavoro fatto in questi mesi. Lavoro che sta andando avanti. Il dialogo con i sindacati è stato positivo, sia per i temi concreti da affrontare nell'immediato sia sui temi futuri, sulle scelte strategiche e sulla programmazione dei prossimi anni”.

In attesa della nomina del nuovo direttore generale, che dovrebbe essere fatta nelle prossime settimane (ora l'azienda sta vagliando i 40 curricula arrivati), uno dei temi importanti per l'azienda di trasporto pubblico locale è quella dei mezzi che essendo Euro 2 o Euro 3 , per la normativa Ue non potranno più circolare dal 1 gennaio del prossimo anno. Una situazione che crea forte preoccupazioni tra le organizzazioni sindacali e alla quale l'azienda e gli enti soci stanno cercando una soluzione che passa dal reperimento delle risorse.

Una strada è quella d dell'agenzia della mobilità che permetterebbe di avere delle risorse oppure chiedere una maggiorazione del contributo chilometrico versato all'azienda , uno dei più bassi della regione.

“L'incontro è andato bene – spiega Simone Turcotto di Filt Cgil – anche se ci sono problematiche come gli autobus Ero 2 e Euro 3 e la sostituzione dei mezzi richiede investimenti importanti. E' un problema che riguarda le aziende di trasporto pubblico d'Italia e ci auguriamo che il governo conceda una proroga”.Il problema della tariffazione chilometrica bassa rispetto a quella di altre aziende è stata sollevata anche da Faisa.

“Abbiamo sollevato una serie di questioni – spiega Ermanno Chiapparo di Faisa – e di problemi che ci sono da tempo, come la questione della tariffazione chilometrica e i mezzi che, in base alle leggi Ue dovranno essere dismessi dal 1 gennaio se non ci sarà una proroga. Si parla di 61 mezzi e il rischio di ricaduta sul servizio sarà pesantissimo. C'è bisogno di investimenti per mezzi, personale e manutenzione”.

Un altro problema emerso durante l'incontro è quello della fornitura gomme che secondo le organizzazioni sindacali non sarebbero idonee per i bus. L'azienda ha spiegato che sta lavorando per trovare delle soluzioni e sta rivedendo il piano decennale e quello triennale. Tra le valutazioni da fare anche la scelta dei tipi di mezzi per sostituire gli Euro 2 e gli Euro 3 , ibridi, a idrogeno o a gas, considerato che quelli elettrici sarebbero troppo costosi.

Elena Romanato

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