Politica - 14 settembre 2023, 10:45

Rigassificatore, Europa Verde: "Il governo ha sacrificato la democrazia sfruttando il senso di emergenza e l'insicurezza"

"Il gas liquefatto è molto costoso, sarà il primo ad essere abbandonato a seguito della riduzione dei consumi. Questo accadrà in tempi brevi, in pratica non appena l'Italia si sarà dotata dei suoi rigassificatori"

Rigassificatore, Europa Verde: "Il governo ha sacrificato la democrazia sfruttando il senso di emergenza e l'insicurezza"

Emergenza gas, qualcosa non torna: "La paventata crisi nell'inverno scorso non c'è stata, grazie alla rapida diversificazione dei fornitori ed alle condizioni climatiche favorevoli, ed oggi affrontiamo il prossimo inverno con maggiore serenità anche perché i nostri stoccaggi sono praticamente pieni", commenta Europa Verde.

"Nel frattempo il governo ha lanciato un piano emergenziale per dotare l'Italia di molti impianti di rigassificazione in modo da poter acquisire gas anche da quei paesi che non sono direttamente collegati con noi con un gasdotto e si prevede di completarlo nel giro di tre o quattro anni. Tutto ciò apparirebbe estremamente razionale se l'Italia non avesse aderito al grande progetto dell'Unione Europea chiamato Fit for 55, mirante a ridurre del 55% i consumi di combustibili fossili entro il 2030 rispetto ai valori del 2009. Questo è un impegno davvero molto significativo perché prevede di incidere pesantemente sui consumi di combustibili fossili sostituendoli con le energie rinnovabili. Possiamo dire che dal 2009 ad oggi abbiamo già fatto metà del lavoro ma dobbiamo farne altrettanto nei prossimi sei anni". 

"Teniamo ora presente che il metano rappresenta ben oltre la metà dei fossili consumati dall'Italia, mentre la parte restante è rappresentata da molto petrolio e un po' di carbone. Combustibili diversi hanno utilizzi diversi: il gas viene utilizzato principalmente per la generazione di corrente elettrica, per l'industria e per il riscaldamento delle abitazioni mentre il petrolio prevalentemente per i trasporti", proseguono da Europa Verde. 

"In questi anni abbiamo visto come sia relativamente semplice ed economico, sostituire il metano delle centrali elettriche con pale eoliche e pannelli fotovoltaici, mentre nessuno ormai installa caldaie a gas nelle abitazioni sostituendole con le più economiche ed ecologiche pompe di calore. La conversione del parco veicoli del paese alla trazione elettrica invece, per i costi e per la necessità di grandi infrastrutture di ricarica, sta procedendo molto più a rilento". 

"Sarà quindi logica conseguenza che il metano avrà il ruolo maggiore nella riduzione dei consumi di combustibili fossili e poiché la matematica non è un'opinione, il suo uso subirà un andamento decrescente già iniziato negli ultimi anni. Un ultimo fattore va aggiunto a questo complesso ragionamento: il metano per essere trasportato via nave deve essere prima liquefatto, con costi enormi in termini di energia e macchinari, poi caricato su enormi imbarcazioni ed infine rigassificato per finire nei tubi italiani. Poiché tutto ciò rende il gas liquefatto molto più costoso possiamo ragionevolmente pensare che sarà il primo ad essere abbandonato a seguito della riduzione dei consumi e tutto accadrà in tempi molto brevi, in pratica non appena l'Italia si sarà dotata dei suoi rigassificatori". 

"Bisogna quindi capire perché il Governo, sfruttando una legislazione di emergenza che ormai non ha più ragione di esistere, stia frettolosamente imponendo al paese, attraverso procedure commissariali, la costruzione di un gran numero di impianti costosi ed impattanti a livello ambientale mediante la nomina di commissari dotati di poteri decisionali autoreferenziali. La gestione commissariale mira a contenere i tempi delle procedure riducendo o eliminando le interlocuzioni con le amministrazioni locali e quindi azzerando qualsiasi gestione partecipativa delle popolazioni locali. Il governo ha sacrificato la democrazia in nome dell'efficienza e della rapidità e lo ha giustificato sfruttando il senso di emergenza e insicurezza che si era creato all'inizio della crisi per la guerra in Ucraina". 

"Adesso che fortunatamente nessuno più paventa case ghiacciate e fabbriche, spente come nell'autunno scorso, è giunto il momento di pretendere con grande determinazione che il governo ci consideri dei cittadini e non dei sudditi. A quanto pare in provincia di Savona sta già accadendo", conclude Europa Verde. 

Redazione


Vuoi rimanere informato sul Rigassificatore della provincia di Savona?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo RIGASSIFICATORE
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
SavonaNews.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP RIGASSIFICATORE sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU