"Sono contraddittorie le dichiarazioni del sindaco di Alassio sull’utilità delle gabbie di cattura dei cinghiali scesi in città".
Cosi commenta l'Osservatorio Savonese Animalista (OSA) che aggiunge: "Se da ottobre 2022 ne ha fatti 'catturare' quasi 80, e continuano ad arrivare, vuol proprio dire che il sistema non funziona. E non la dice neppure giusta, perché le povere bestie non sono state solo 'catturate', ma 'catturate ed uccise barbaramente': non ha il coraggio di scriverlo per non turbare i tanti animalisti alassini che lo hanno votato e gli ancor di più turisti animalisti che portano soldi, tanti soldi, ad Alassio?".
"Ma non parla delle vere soluzioni per tenere fuori gli animali dal paese, senza torturarli a morte: chiudere i passaggi di transito dal bosco all'abitato, segregare i cassonetti dell’immondizia per evitare che vengano raggiunti dai selvatici, pretendere dai suoi amici cacciatori cinghialisti di pattugliare periodicamente le periferie con i cani a guinzaglio per spaventare i branchi".
"E neppure parla – ma tanto Alassio è ricca – dei circa 500 euro a capo che il comune deve pagare per lo smaltimento delle povere carcasse. Continui pure così: l’anno prossimo scriverà che, al duecentesimo animale massacrato, il sistema funziona!", conclude l'OSA.