"Dipende da come evolvono le cose, secondo me non lo posizioneranno. Però è un'ipotesi".
Così il savonese Carlo Freccero, autore e volto storico della tv italiana su una sua possibile candidatura alle elezioni comunali di Vado Ligure del 2024. Nel caso in cui il progetto per il posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a 4 km dalla costa di Vado e a 2.9 km da Savona, diventasse realtà, potrebbe scendere in campo alle amministrative vadesi.
Nel frattempo è arrivato un suo no secco sulla progettazione.
"Toti ha definito il tema della bomba antiscientifico ed ha accusato i suoi sostenitori di essere no-vax e terrapiattisti. E allora andiamo a vedere chi sono questi terrapiattisti. Forse Toti non sa che l’equazione del rigassificatore con una bomba (capace di innescare una catastrofe epocale con migliaia di morti) è stata avanzata 15 anni fa per il rigassificatore di Ravenna dal famoso terrapiattista Piero Angela. E parlava di un’installazione ben più lontana dalle coste di Vado. Dobbiamo ipotizzare che a Piombino siano tutti no-vax e che questi no-vax fossero già presenti 15anni fa. Ma c’è di più, la provincia di Savona e la sua costa sono già affollate di depositi di combustibili infiammabili. Un ex comandante di un corpo nazionale di Stato ha stimato in 800.000mc i combustibili infiammabili stipati in depositi costieri. Non a caso la Sarpom ha segnalato la criticità e incompatibilità di un deposito di gas vicino a raffinerie. (la Sarpom ha fatto nel 2013 un’esercitazione su una petroliera presso la sua boa in caso di incendio della petroliera stessa)".
"La Regione nega ricadute sull'ecologia locale. Ma è ufficiale che il rigassificatore verserà in mare ogni anno 125000mc di candeggina. Ci faremo il bagno nel cloro che ucciderà ogni forma di vita, riducendo le coste ad un cimitero. Possiamo dire addio alla pesca - prosegue - Allo stato attuale dei fatti sono visibili solo due macroscopiche. La nomina del sindaco di Vado, Monica Giuliano, a commissario ai rifiuti regionali con uno stipendio di 145000 euro. La Giuliano non ha avuto nemmeno il buon gusto di attendere la fine del suo mandato e si è già dimessa per passare al nuovo lucroso incarico. In quanto Toti si è già procurato, con la svendita della provincia di Savona, il ruolo di commissario al rigassificatori d’Italia. Sembrerebbe che Toti si sia fatto avanti spontaneamente a togliere le castagne dal fuoco del governo. Piombino è in armi e minaccia di ricorrere al Consiglio di Stato. Toti dice che la scelta è del Governo. Ma quale Governo, in queste circostanze, avrebbe declinato l’invito ad installarsi in un territorio in cui era stato invitato. Infine e non ultimo l’estraneità di Toti al territorio che ha svenduto. Toti ha costruito qui la sua carriera politica, ma non è di qui. Per lui la Liguria può andare in malora. Non ci ha nemmeno consultati come comuni e cittadini. Si è comportato come un colonizzatore che vuole riportare alla obbedienza un territorio occupato".
"Sembra un paradosso ma, da quando l’Agenda Verde è diventata l’obiettivo principale delle politiche nazionali ed europee, la corsa ai combustibili fossili non è mai stata così massiccia ed evidente. Sono stati richiamati in servizio vecchi ecomostri come la centrale a carbone di La Spezia. Per fortuna a Vado la ciminiera del carbone era già stata abbattuta. Ma la presenza degli spazi Tirreno Power non andrà sprecata. Non a caso il tragitto del gas verso i comuni dell’interno passerà dalla vecchia centrale - precisa -L’emergenza energetica c’è solo per noi privati cittadini. Ma attenzione, non per necessità, ma per speculazione. Mi rifaccio all’articolo de L’Espresso del 22 marzo 2023 di Diletta Belotti: 'E' totalmente falsa la narrazione per la quale saremmo in emergenza per la mancanza di energia, visto, peraltro, il paradosso delle voluminose e speculative esportazioni di gas italiano verso il mercato europeo: nel 2023 s’è registrato in record del + 578 per cento'. Il territorio di Savona e Vado ha pagato con una ricaduta sulla salute nel territorio il progresso costituito dalla centrale a carbone di Vado E senza l’intervento della magistratura non ne saremmo mai venuti fuori. Offrire una collocazione strutturale al nuovo ecomostro significa che nuovamente dovremmo uscire dall'incubo solo con estenuanti battaglie legali. Un’ex assessore della lista Toti, oggi fuoriuscita, ha definito la nostra provincia discarica del nord. Noi lottiamo non solo contro il rigassificatore ma con tre nuovi ecomostri previsti dalla regione di Toti oltre al rigassificatore, il deposito costiero di gas e l'inceneritore a Ferraria.
"Quest’anno in Liguria nella stagione estiva abbiamo avuto 9 milioni di presenze turistiche. Oggi Toti sostituirà la Canalis, testimonial pubblicitaria della Regione con il testimonial rigassificatore: quanti turisti sarà in grado di attirare in Liguria? Le argomentazioni e giustificazioni sono puerili: non si vedrà neanche bene, rispondono le associazioni, allora installiamole a Portofino. La vacanza rappresenta l’ultima isola di evasione rispetto alla prosaicità della vita quotidiana. Deve farci sognare. In pubblicità non conta il prodotto, ma l’immagine del prodotto. La battaglia ddi Piombino è nota a tutti e si protrae da tempo. Quale forma di masochismo potrebbe ispirarmi a vivere le mie vacanze all’ombra di tutti questi ecomostri, bagnandomi direttamente negli scarichi industriali?" conclude Freccero.