"Toti nella vicenda del rigassificatore di Vado Ligure sta letteralmente prendendo a schiaffi il territorio savonese e i suoi abitanti. Il metodo è talmente meschino che, per evitare qualunque confronto con le persone che vivono qui, il Commissario ha trasferito tutti gli incontri previsti a Genova, nella sede della Regione".
A dirlo è il Partito Democratico del circolo di Quiliano in merito al progetto sul rigassificatore.
"Il punto è che non si tratta solo di una questione di metodo, già in sè rilevante, ma di una ben più importante questione di merito. Con il progetto si mette in discussione un modello di sviluppo, sia pure imperfetto, fondato su turismo e sulla produzione agricola di pregio - continuano i dem quilianesi - La Golar Tundra, gli impianti e le servitù connesse previste avranno un forte impatto ambientale su un litorale che comprende l’area marina protetta dell'isola di Bergeggi e il Santuario Pelagos e influiranno, in prossimità di un centro storico residenziale, su uno dei pochi territori agricoli rimasti, che produce eccellenze quali l’albicocca di Valleggia".
"Ci pare inoltre preoccupante l’interferenza tra le infrastrutture previste dal progetto e quelle già gravanti sul nostro territorio; in questo senso sono illuminanti le osservazioni presentate dalla società SARPOM, che ha manifestato le proprie perplessità minacciando contestualmente azioni di tutela - puntualizzano - Riteniamo inoltre inaccettabile che si preveda un percorso 'semplificato' per valutare un progetto di tale complessità con profili di rischio ambientale, sanitario e di incidente rilevante".
"Infine vogliamo manifestare la nostra totale solidarietà all’Istituto Comprensivo di Quiliano che 'ha avuto l’ardire' di esprimere la propria contrarietà al progetto del rigassificatore. Questa presa di posizione eclatante della scuola è un’ulteriore dimostrazione della forte preoccupazione di un territorio che non è mai stato effettivamente coinvolto. A queste legittime preoccupazioni si è risposto come di consueto con la propaganda e il dileggio aggiungendo, in questo caso, anche la minaccia di azioni sanzionatorie. Il circolo di Quiliano è stato tra i primi a sollevare obiezioni contro questo progetto - concludono dal Pd di Quiliano - Sarebbe, a nostro avviso, il caso che lei, Commissario Toti, anziché reagire in modo stizzito e scomposto, prendesse atto di quanto è ampio lo schieramento contrario al progetto da lei 'imposto'; uno schieramento che mette insieme la gente comune, i sindaci, i sindacati, i balneari, il mondo dell’associazionismo e quello della politica, tutti Uniti del dire No al Rigassificatore".