"Italexit per l’Italia", il partito fondato dall’ex senatore Gianluigi Paragone, ha aderito al coordinamento contro il rigassificatore.
E lo fa con le parole del segretario regionale Fabio Montorro, il quale in una nota ha espresso chiaramente quale sia la posizione del partito in merito ai rigassificatori, una posizione netta e irremovibile: "Il rigassificatore è l’ennesima beffa ai cittadini, un’opera priva di ogni ragionevole motivazione che porta un potenziale pericolo agli abitanti sulla costa tra Vado Ligure e Savona. Ma non è tutto, la porzione di mare interessata è tutelata dal trattato di Barcellona che norma la salvaguardia del Santuario dei Cetacei, questo doveva bastare al presidente Toti per negare il permesso".
"Questa scelta fatta dalla giunta regionale espone i cittadini di Vado e Savona a rischi ambientali - continua - ma soprattutto mette a repentaglio la sicurezza dei residenti a causa del posizionamento di un rigassificatore in una valle che già era base del deposito di petrolchimici".
"Il tutto sfocia in una grandissima e inutilissima spesa pubblica che non farà diminuire la bolletta di 1 centesimo, anzi, le vedremo lievitare in quanto il gas liquido americano per la sua lavorazione costa di più" conclude Montorro.