Attualità - 08 settembre 2023, 07:46

Cartelli tappezzati da adesivi calcistici, a Finalborgo i residenti non ci stanno

I cittadini chiedono di "individuare e punire" i responsabili "che continuano a vandalizzare il Borgo". Ne abbiamo parlato col comandante della Polizia Locale

Cartelli tappezzati da adesivi calcistici, a Finalborgo i residenti non ci stanno

Qualche mese fa una segnalazione aveva fatto scattare la sanzione per un tifoso genoano pizzicato ad appiccicare un adesivo della sua squadra del cuore per le vie di Finalborgo. La multa, tuttavia, non pare essere servita come deterrente per nuove "affissioni".

Continuano infatti a presentarsi nuovi fenomeni di questo tipo: "L'esempio è il cartello posto all'ingresso di Porta Reale che certifica la presenza di Finalborgo tra 'I Borghi più belli d'Italia' pulito qualche giorno fa ed ora nuovamente tappezzato di adesivi. Non certo un bel biglietto da visita" ci raccontano alcuni residenti .

Con una domanda: "Ci chiediamo noi finalborghesi: è mai possibile che non si riesca a individuare e punire questi soggetti che continuano indisturbati a vandalizzare il Borgo? E non ne facciamo una questione di tifo calcistico: se gli adesivi fossero di altre squadre il discorso sarebbe lo stesso".

Il gesto costituisce un illecito amministrativo e quindi è passibile di una sanzione, tranne in gravi casi in cui le conseguenze dell'affissione illegittima provochino un danno ben diverso dall'imbrattamento, come nel caso in cui alcuni adesivi danneggino per esempio un semaforo fino a renderlo illeggibile e questo diventasse poi la causa di un incidente.

"Purtroppo è un divertimento assai in voga e che riguarda per lo più adesivi di squadre di calcio, sia sui cartelli stradali che su proprietà di privati, il quale ci costa parecchio soprattutto per le opere di ripristino" spiega il comandante della Polizia Locale Eugenio Minuto.

"Qualcosa abbiamo già fatto, come successo sempre a Finalborgo qualche mese fa. Ciò che si può fare per contrastare questo antipatico fenomeno è cogliere sul fatto o individuare i responsabili, ad esempio tramite le telecamere di videosorveglianza. Ammesso e non concesso che queste persone poi vadano riconosciute  sempre che non si travisino in volto con un cappuccio o quant'altro" conclude il comandante Minuto.

Mattia Pastorino

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